#ISRAELHAMASWAR. Ansar Allah si unisce a al gruppo iracheno Ashab al Kahf contro Israele

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Tra le notizie passate in sordina c’è quella delle operazioni congiunte tra la Resistenza Islamica in Iraq e gli Houthi. A partire dal 5 di giugno sia gli Houthi che la Resistenza islamica irachena, in modo particolare uno dei quattro gruppi “i combattenti della caverna”  “Ashab al Kahf “, hanno dato vita a operazioni congiunte per colpire i porti israeliani di Haifa e Eilat. 

L’unione di intenti tra yemeniti houthi e milizie irachene della resistenza prende il nome di: “Coordinamento integrato tra le forze armate yemenite e la resistenza islamica in Iraq”. La motivazione dell’unione la si legge nel comunicato stampa è quella di “una vittoria per l’oppressione del popolo palestinese e in risposta all’aggressione americano-britannica”. 

Il sodalizio ha per ora dato vita a due operazioni: una ha preso di mira due navi che trasportavano attrezzature militari nel porto di Haifa; la seconda operazione ha preso di mira una nave che ha violato la decisione di vietare l’ingresso al porto di Haifa.

Nel comunicato si legge che “Le due operazioni sono state effettuate con droni suicida”. Mentre altre operazioni sono state portate avanti nel mare del Bahrein rosso e arabo”. 

Sempre nel comunicato degli attacchi a Haifa si legge: “L’operazione congiunta sul porto di Haifa arriva in risposta ai massacri del nemico israeliano nell’area di Rafah, e il nemico israeliano si aspetterà operazioni congiunte più specifiche nel prossimo periodo di tempo, finché non cesserà la sua brutale e criminale aggressione e il suo assedio contro il nostro popolo, nella Striscia di Gaza verrà revocata”.

In Iraq la questione palestinese è molto sentita, la fatwa di Al-Sistani riguardante il boicottaggio delle aziende che sostengono Israele è stata affissa sul muro del Santuario di al-Abbas. La fatwa “vieta l’importazione, l’acquisto o la vendita di prodotti che sostengono Israele, come: 1. Pepsi. 2. Coca-Cola. 3. Lays, Nestlé e altri prodotti non necessari per i quali esistono alternative irachene, e altri prodotti che hanno dimostrato con prove conclusive di sostenere Israele. Aspettiamo con impazienza di vedere una posizione chiara e franca espressa da un ampio gruppo di importatori, importanti commercianti e altre parti interessate, elevandosi al di sopra dei media e nascondendo la situazione. Dietro le milizie pro Palestina unite agli yemeniti Houti e a Hezbollah ci sono personaggi politici di spicco come Qais al Khazali molto vicino anche all’Iran. 

Gli yemeniti hanno anche scritto in un comunicato che raggiungeranno i fratelli della resistenza irachena in Sira e Iraq e si uniranno al combattimento. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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