ISRAELE. Proteste diffuse per bloccare la riforma della Giustizia

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I manifestanti israeliani hanno bloccato le principali autostrade e si sono scontrati con la polizia martedì, mentre la coalizione di destra del primo ministro Benjamin Netanyahu ha portato avanti il contestato progetto di legge che mira a limitare il potere della Corte Suprema.

Folle di manifestanti sventolanti bandiere israeliane hanno bloccato il traffico mattutino nei principali incroci e sulle autostrade di tutto il Paese. Alcuni si sono sdraiati sulle strade, mentre altri hanno lanciato razzi, riporta Reuters.

La polizia a cavallo si è schierata tra centinaia di manifestanti nel centro di Tel Aviv. All’ingresso di Gerusalemme, gli agenti hanno usato un cannone ad acqua per disperdere alcuni manifestanti e ne hanno trascinati via altri con la forza. Almeno 42 persone sono state arrestate, ha dichiarato la polizia, e altre proteste sono previste per tutta la giornata di martedì, anche presso il principale aeroporto internazionale Ben Gurion.

La spinta della coalizione nazionalista-religiosa di Netanyahu a cambiare il sistema giudiziario ha scatenato proteste senza precedenti, ha suscitato preoccupazione per la salute democratica di Israele tra gli alleati occidentali e ha colpito l’economia del Paese.

Il nuovo disegno di legge ha ottenuto la prima delle tre votazioni necessarie per essere trasformato in legge nella tarda serata di lunedì, al grido di “vergogna” da parte dei legislatori dell’opposizione. Se approvata così com’è, limiterebbe il potere della Corte Suprema di annullare le decisioni prese dal governo, dai ministri e dai funzionari eletti giudicandole irragionevoli. I critici sostengono che questo controllo giudiziario aiuta a prevenire la corruzione e gli abusi di potere. I sostenitori affermano che la modifica faciliterà una governance efficace limitando l’intervento della Corte, sostenendo che i giudici hanno altri mezzi legali per esercitare il controllo. Alcuni membri del partito Likud di Netanyahu hanno affermato che il disegno di legge sarà annacquato prima di essere portato al voto finale, che sperano di concludere prima della pausa estiva della Knesset, il 30 luglio.

Simcha Rothman, capo del Comitato per la Costituzione, il Diritto e la Giustizia della Knesset che sta elaborando il progetto di legge, ha dichiarato alla Radio dell’Esercito: Lo dico esplicitamente: «Non sono convinto che ci si debba aspettare cambiamenti significativi».

Le divisioni sulla campagna giudiziaria del governo hanno attraversato profondamente la società israeliana. Netanyahu – che è sotto processo per accuse di frode che nega – l’aveva messa in pausa in vista di colloqui di compromesso con l’opposizione, ma i negoziati sono falliti a giugno.

Washington ha esortato Netanyahu a raggiungere accordi di massima su qualsiasi riforma della giustizia che, a suo dire, dovrebbe mantenere l’indipendenza dei tribunali israeliani.

Finora Netanyahu non ha indicato che intende sospendere nuovamente la legislazione e ha minimizzato le ricadute economiche della campagna, che ha spaventato gli investitori e indebolito lo shekel di quasi l’8% da gennaio.

Il capo del più grande sindacato israeliano ha esortato Netanyahu a non permettere quello che ha descritto come estremismo. «Dove stai portando lo Stato di Israele? Quale eredità lascerai? Poni fine a questo folle caos», ha dichiarato il presidente dell’Histadrut Arnon Bar-David.

Luigi Medici

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