ISRAELE. La società civile ebrea ed araba rigetta la violenza tra le comunità

170

Ben poco spazio trovano sui media internazionali le manifestazioni che vedono arabi ed ebrei manifestare insieme contro la violenza che sta investendo Israele e la Striscia di Gaza. Numerosi eventi e iniziative sono stati organizzati coinvolgendo cittadini arabi ed ebrei nel tentativo di ristabilire la fiducia nella possibilità di coesistenza e tolleranza tra le diverse comunità etniche di Israele.

In una recente conferenza stampa dell’Eipa, il vice sindaco di Gerusalemme, Fleur Hassan-Nahoum ha detto a chiare lettere che la collaborazione con gli arabi in città a tutti i livelli era stata e continuava ad essere ottima e che il caos era voluto ed organizzato da estremisti che poco avevano a che fare con la vita reale che si respirava in città.

Diversi gruppi di sindaci ebrei e arabi e leader municipali, infatti, si sono incontrati e hanno fatto appello alla calma, mentre i gruppi di coesistenza hanno chiesto di fermare la violenza tra le comunità. Mercoledì sera, un altro gruppo di leader municipali arabi ed ebrei della valle di Jezreel, di Shfaram, Ramat Yishai, Beit Zarzir, Bir al Machsour, Yafia e altre località si sono incontrati per esprimere solidarietà e protestare contro le recenti violenze tra ebrei e arabi, riporta Jerusalem Post.

Giovedì, un altro gruppo di dirigenti comunali di un gruppo di città ebraiche e arabe si è riunito per chiedere la calma, riporta Ynet. Il gruppo ha invitato i cittadini ad astenersi dalla violenza e da qualsiasi forma di incitamento: «I residenti di questa regione hanno goduto per anni di relazioni di vicinato, cooperazione e partenariato (…) Questo è il presente e questo è il nostro futuro. Chiediamo di preservare queste relazioni con tutta la vigilanza possibile».

La sera del 13 maggio, Standing Together, gruppo di coesistenza, ha organizzato manifestazioni intitolate “Fermare questo insieme”, per protestare contro la violenza intercomunitaria e il conflitto con Gaza, in più di 25 località del paese, tra cui Gerusalemme, Lod, Haifa, Beersheba, Kafr Kassem, e oltre.

L’organizzazione ha detto che migliaia di cittadini, ebrei e arabi, si sono presentati nelle prime ore della sera in tutto il paese per esprimere solidarietà e un desiderio reciproco di “sicurezza, libertà e pace”.

Antonio Albanese