Netanyahu ammette i contributi di Mimran

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ISRAELE – Gerusalemme 07/06/2016. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ammesso il 6 giugno di aver ricevuto contributi da un magnate francese oggi sotto processo per presunta frode, ma ha detto che non erano politici e sono stati utilizzati per la promozione di Israele.

Secondo quanto riprova Arutz Sheva7, durante il processo, in Francia, Arnaud Mimran ha detto di aver dato un milione di euro in contributi alle campagne elettorali di Netanyahu nel 2001, quando il leader israeliano non era in carica. La denuncia di Mimran ha ricevuto una grande attenzione nel paese e il procuratore generale del paese ha esaminato la testimonianza di Mimran; «Mr. Mimran ha contribuito all’attività pubblica di Netanyahu nei primi anni 2000, quando Netanyahu era un privato cittadino» si legge in una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro «Tali attività di Netanyahu prevedevano apparizioni sui media e numerosi viaggi all’estero al servizio dello stato di Israele, in conformità con la legge (…) il signor Mimran, che è sotto processo per frode per diverse centinaia di milioni di dollari, sta cercando di distogliere l’attenzione per mezzo di un’altra frode» accusando Netanyahu. La dichiarazione non ha fornito dettagli sulle date o sulla quantità di contributi di Mimran. L’ufficio del primo ministro israeliano aveva in precedenza respinto le affermazioni di Mimran come “una menzogna”. Un portavoce del ministero della giustizia israeliano ha detto il procuratore generale Avichai Mandelblit aveva ordinato un esame della testimonianza di Mimran «immediatamente dopo esserne venuto a conoscenza». La legge israeliana limita i contributi alle campagne elettorali individuali di 11.480 shekel; qualora le donazioni non fossero state contributi elettorali, le autorità fiscali dovrebbero verificare se siano state dichiarate, ha detto la radio pubblica israeliana. Netanyahu ha lasciato l’ufficio del primo ministro nel 1999, dopo essere stato sconfitto dal laburista Ehud Barak. Nel 2002, è diventato ministro degli Esteri nel governo dell’allora primo ministro Ariel Sharon.