STATI UNITI D’AMERICA – Washington 16/03/2016. Un interessante studio della Rice University getta una nuova luce i rapporti tra cristiani e musulmani.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Religions esamina i ruoli che il pluralismo religioso e i diritti civili hanno giocato nella visione della “nazione musulmana” del Profeta. L’autore, Craig Considine, ha scoperto come Maometto pensava llm società islamico come una società pluralistica, in cui la cittadinanza e pari diritti erano stati concessi a tutte le persone, indipendentemente dalle credenze e dalle pratiche religiose. Le sue alleanze con i cristiani del suo tempo sono state utilizzate come un quadro di riferimento per l’analisi. Si tratta di documenti che hanno ricevuto una scarsa attenzione nel nostro tempo, ma i cui messaggi sono cruciali alla luce degli attuali dibattiti sulle relazioni tra musulmani e cristiani. La Ummah vien vista come come luogo per la libertà religiosa e per i diritti civili.
Le alleanze, sostiene Considine, dovrebbero essere utilizzati come base di studio per i rapporti di cooperazione democratica tra musulmani e cristiani nel mondo islamico e cristiano occidentale odierno. «Questi patti sono stati pensati per proteggere e difendere anche le comunità cristiane, non per attaccarle», ha detto Craig Considine, ripreso da Anadolu «La ricerca mostra chiaramente che gli stati islamici contemporanei che maltrattano e discriminano i cristiani non possono essere giustificato alla luce delle alleanze del profeta Maometto». I patti analizzati furono redatti tra il 622 e il 632, durante la vita del profeta Maometto. Alcuni dei dettagli riguardano accordi con le comunità cristiane situate nei moderni Egitto, Iran e Arabia Saudita. Considine ritiene che le alleanze non solo contraddicano le posizioni prese da Daesh, ma forniscono anche prove contro la crescente retorica islamofobica nelle nazioni occidentali.