ISIS vieta il brand NIKE nel Califfato

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Ben 23 minuti, sulle battaglie a Tal Afar contro l’esercito iracheno e le milizie sciite è l’ultimo prodotto video di ISIS ad alta risoluzione. Immagini che nella solita propaganda di ISIS definiscono il nemico codardo. In tutti gli episodi/attentati, infatti si è dato rilievo alle immagini dei soldati iracheni che scappano come topi in trappola e poi vengono letteralmente massacrati. ISIS se la prende con gli infiltrati della rete che hanno dato vita a un ennesimo fake, della loro rivista Rumiyah. Tra le curiosità un comunicato dello Sham mandato alle province in cui si vieta di usare i prodotti della “Nike” in quanto il nome della nota multinazioanle di articoli sportivi ha una origine politeista, vien dal greco, quindi contrario, secondo ISIS, all’ordine delle cose voluto da Allah. Per scendere invece sui campi di battaglia  ISIS si scontra con l’esercito iracheno e le milizie alleate a Tal Abtah, Tal Afar e a Mosul zona sud Ovest. Nel primo caso si è trattato di un assalto della fanteria meccanizzata ISIS alle caserme delle milizie irachene, ne ha distrutte due e ha ucciso tutti i militari che vi erano dentro. Nel secondo caso ISIS ha utilizzato la tecnica degli attentati suicida scaraventati nel quartiere i Mamun e nel quartiere Wadi Hajar. Ancora non disponibile la conta dei morti e dei feriti. ISIS attacca anche nella regione di Erbil a Makhmur nel villaggio di Kraw, non si sa quanti ma, si apprende da fonti ISIS, che vi sarebbero morti e feriti. Infine chiudiamo con la notizia che ISIS ha colpito al km 25 zona ovest di Ar Rutbah, nella regione dell’Anbar. La situazione siriana alla ricerca di una normalità per ora vive un momento di caos totale. Nonostante un accordo tra russi, siriani e curdi in cui i curdi lasceranno dei territori dal loro controllati, tra cui Manbij ad Assad per evitare uno scontro con i turchi. Lo scontro c’è lo stesso ad Aleppo est in località al Huta, dove-punto i ribelli che combattono con i turchi contro ISIS hanno attaccato i curdi dell’YPG. Ma gli stessi curdi stanno litigando a suon di colpi di fucile a Qamishli, dove sarebbero arrivati i peshmerga invisi al PKK. La situazione è molto tesa. Sempre ad Aleppo i ribelli hanno attaccato nella zona ovest gli uomini di Assad, venerdì uccidendo 20 soldati. Anche ISIS attacca Assad ad Aleppo ma in zona dell’aeroporto di Kuwers. In realtà, secondo i canali social degli attivisti Assad controllerebbe poco più del 18% del territorio siriano, meno di ISIS e solo per questo dovrebbe andarsene.Tra gli obiettivi di Assad ad Aleppo, invece, proprio per ostacolare i ribelli: collegare Nubul Zahraa a Anadan-Haritan, 11 km di territorio ora controllato dai ribelli. A Homs i soldati siriani, dopo aver cacciato ISIS, hanno trovato la fossa comune dove ISIS ha gettato i corpi dei soldati rucidati due mesi fa nella presa di Palmira e ne ha contati 55. Tesa la situazione nei sobborghi di Damasco dove si spara ancora. A contendersi l’area i ribelli e Assad mentre ISIS rimane nella zona sud a Campo Yarmouk. Secondo i canali degli attivisti di Raqqa ISIS oggi avrebbe attaccato i curdi nei pressi di Tabqa ad Al Swaida, secondo fonti social di ISIS. A Idlib città quasi esclusivamente in mano ai ribelli, venerdì ci sono state manifestazioni contro Assad.  A Daraa i ribelli, FSA hanno intercettato campo minato ISIS tra Nawa e Muzayrib e ha ucciso 14 soldati di ISIS e altri sono feriti. A Deir Ez Zor, molti uomini del consiglio militare sarebbero passati nell’esercito curdo. Mentre da una agenzia di stampa locale si apprende che ISIS ha arrestato dei giovani nei giorni scorsi ad Abu Kamal, non si conoscono i motivi.

Redazione

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