ISIS foreign fighters

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ARABIA SAUDITA – Anche se l’Arabia Saudita è il paese arabo più impegnato nella lotta ad Isis, i cittadini sauditi sono i più pronti ad arruolarsi nello Stato Islamico, come indicato da nuove statistiche semi-ufficiali, secondo cui l numero dei combattenti sauditi dentro Isis ha raggiunto le 7.000 unità.

Il podio dei combattenti arabi stranieri che si uniscono a Isis è: 7.000 sauditi, 5.000 tunisini; 2.500 giordani.
Il numero di combattenti stranieri in generale che si unisce ai ranghi di Isis «è in rapida crescita dopo che lo Stato Islamico ha preso il controllo di Mosul, Ar-Raqqah, e Deir ez-Zor, e la maggior parte di Anbar e Salahuddin». Secondo questi ultimi dati il numero di combattenti stranieri dentro Isis ha raggiunto oltre 15mila unità provenienti da tutto il mondo musulmano, così come da molti paesi europei, sottolineando che il vero numero di combattenti è oltre i 15.000.
Il secondo maggior numero di combattenti non-siriani o iracheni provengono dalla Tunisia, che sono stimati a 5.000 combattenti, seguita da Giordania, con 2.500 combattenti e così via, i palestinesi-israeliani ammontano a circa 20.
Secondo Abdul Moneim Al-Mushawwah, il direttore della Campagna Sakina per la lotta contro gli estremisti e l’ideologia violenta in Arabia Saudita, in una intervista uscita su Al-Arabiya: «Ci sono combattenti sauditi che hanno aderito a Isis, così come ci sono combattenti provenienti da molti altri paesi».
Un precedente studio aveva dimostrato che non meno di 24 su 26 membri Isis provenivano da paesi stranieri: i combattenti Isis provengono da Africa, Asia, Europa, America, Tunisia, Libia, Arabia Saudita, Giordania, Siria, Iran, Pakistan, Cecenia, Francia, Germania e Stati Uniti. Le statistiche mostrano che il 65 per cento dei combattenti stranieri vengono da Arabia, il 20 per cento sono libici e tunisini e il 15 per cento sono di varie altre nazionalità, e che il 44 per cento di combattenti feriti Isis sono sauditi. Nelle ultime stime pubblicate dalla Cia, ci sono tra i 20mila e 31.500 combattenti Isis in Iraq e in Siria, nel periodo maggio – agosto 2014.
L’aumento di 10.000 combattenti reclutati da giugno 2014 è dovuto ai successi sul campo e all’annuncio del califfato. Mentre la CIA rifiuta di fornire qualsiasi informazione o statistiche riguardanti ragazze o donne che hanno aderito a Isis, le informazioni provenienti da Europa, Canada e Australia indicano che le donne costituiscono circa il 10 per cento del numero totale dei combattenti Isis. In Francia, questo numero è drasticamente più alto, raggiungendo il 25 per cento del numero totale di coloro che combattono in Siria e in Iraq.
Dopo una inchiesta giornalistica del Guardian sulla scomparsa di ragazze musulmane dai paesi occidentali, e poi finite in Iraq e Siria, il quotidiano britannico ha rivelato il grado di preoccupazione all’interno di agenzie di sicurezza dei paesi occidentali: d esempio, fonti di sicurezza britanniche, riportate da The Guardian, confermano che circa 50 tra ragazze e donne provenienti dalla Gran Bretagna si sono unite a Isis in Siria. The Guardian ha anche citato fonti della sicurezza tedesche secondo cui «circa 40 ragazze provenienti dalla Germania si sono unite ai jihadisti in Siria e in Iraq».
Il Washington Post, infine, citando fonti dell’intelligence statunitense, afferma che ci sarebbero 150 cittadini Usa e 488 britannici.