ISIS. Raccolta fondi e stipendi passano dall’Occidente

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Arresti importanti nel mondo nella lotta al terrorismo islamico. L’FBI ha arrestato il cittadino americano Mohamed Elshinawy, sospettato di aver accettato 9.000 dollari dallo stato islamico in Iraq e in Siria (ISIS), notizia di ieri. Elshinawy è sospettato di aver creato una rete intricata che si estende dal Bangladesh alla Gran Bretagna usando i social media, vari account e-mail e un account eBay. Ha nascosto i trasferimenti di denaro come vendite legittime di stampanti. Elshinawy ha utilizzato una parte dei fondi per acquistare un computer portatile, un nuovo telefono e una rete privata virtuale, mentre i suoi colleghi hanno acquistato un apparecchio di sorveglianza. ISIS prevedeva di utilizzare i soldi e le attrezzature per finanziare un attacco sul suolo statunitense. Elshinawy è stato arrestato venerdì a Edgewood, Maryland. Ha sostenuto di non aver mai avuto l’intenzione di compiere attacchi negli Stati Uniti e di mentire a ISIS. Ha detto che stava pensando di spendere i soldi per sé e non usarli come l’ISIS aveva inteso.

L’FBI è venuta a conoscenza di Elshinawy in giugno, dopo che diversi trasferimenti di denaro sono arrivati nel suo conto da oltreoceano. Ora sta aspettando il processo. ISIS è nota per aver utilizzato la tecnologia moderna ad alto livello e ha creato una propria rete social molto diffusa.

Altri arresti importanti sono stati effettuati a Jakarta, Indonesia. Due residenti a Tegal sono stati arrestati perché raccoglievano fondi per i jihadisti in partenza per le Filippine. Ad effettuare l’arresto il Densus 88 Antiteror Police Headquarters, polizia di intervento rapido, con una retata. I due residenti di nome Gilang e Ahmad Ghoni sono stati arrestati e trasferiti da Tegala alla polizia centrale di Java (Java centrale), domenica 13 agosto nel tardo pomeriggio. Il Capo della Divisione Pubbliche Relazioni di Polri, Insp. Gen. Setyo Wasisto, ha detto che i due residenti di Tegal sono stati arrestati con l’accusa di aver raccolto fondi da inviare alla gente della zona per Daesh nella città di Marawi, Filippine. La famiglia degli arrestati ha negato ogni coinvolgimento dei due nell’organizzazione ISIS. Inoltre sembra che gli arresti siano avvenuti senza mandati. I conoscenti hanno riferito che non sono sicuri che Ghoni sia un terrorista. Dicono che Ghoni è ancora disoccupato e un buon figlio. Mentre Gilang lavora quotidianamente come riparatore di computer.

Graziella Giangiulio