IS. Ancora esecuzioni a Mosul

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STATO ISLAMICO – Mosul 09/08/2015. Lo Stato Islamico avrebbe giustiziato, l’8 agosto, nella caserma Al Gazlani, a Mosul, almeno 300 funzionari del governo di Baghdad che avevano lavorato per la Commissione elettorale suprema irachena, secondo testimoni e funzionari della sicurezza.

Secondo testimonianze riportate da Efe, almeno 50 delle vittime erano donne; inoltre, la stessa Commissione elettorale ha detto in un suo comunicato che i jihadisti hanno ucciso un altro gruppo di suoi dipendenti a Mosul. La Commissione ha chiesto alla comunità internazionale, le Nazioni Unite e le organizzazioni per i diritti umani a “intervenire immediatamente per fermare il massacro ei crimini contro il popolo iracheno.” Le famiglie delle vittime, riporta sempre l’agenzia spagnola, sarebbero state informate della morte dei parenti dallo stesso Stato Islamico ma che i corpi delle vittime non sarebbero stati consegnati, da un jihadista che si fa chiamare Mahmoud Salam, preposto alla redazione degli elenchi degli uccisi. Salam ha detto che le vittime «sono state giudicate apostati e infedeli» e quindi condannate alla punizione prevista dalla legge coranica, aggiungendo poi che a breve sarebbe stato pubblicato l’elenco di 500 giustiziati a Mosul.