ISIS minaccia la Giordania

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ITALIA – Roma 12/06/2014. Isis vuole espandere la sua area operativa e la sua influenza nei paesi limitrofi alla Siria, Iraq, per rafforzare la propria influenza e rinsaldare le linee di rifornimento per i fronti ancora aperti.

Secondo assabel.net, i diversi teatri in cui combattono le forze di Isis (Daesh in arabo) a Fallujah e Ramadi nella provincia dell’Iraq occidentale di Anbar, nelle zone del nord della Siria, non hanno una continua linea di comunicazione. Il settimanale di Amman, riporta inoltre che Abu Bakr al-Baghdadi, capo di Isis, starebbe valutando «la possibilità di espandersi e di creare un rifugio sicuro in un paese terzo rispetto a Siria e Iraq, in previsione del regolamento di conti in questi due paesi, e ha illustrato i piani relativi alla penisola del Sinai, alla Striscia di Gaza o in Giordania»; pur non volendo radicarsi in un solo paese, come la Giordania, Isis pensa a «espandersi nei paesi vicini a Siria e Iraq, in particolare in Giordania, Libano, Striscia di Gaza e penisola del Sinai, in Egitto (…) per cercare un «rifugio sicuro in cui ripristinare le fila», dopo i recenti rovesci interni creati dal contrasto con al Qaeda e Ayman al-Zawahiri» Il «popolo della Jihad» ha molta diffidenza nel rinforzare «la guerra (…) a livello regionale ed europeo», e dopo aver escluso tutti gli iracheni dalla leadership dell’organizzazione che «concentra la sua strategia su alcune aree: il Golfo, le aree palestinese, tunisina e libica» starebbe lavorando su una linea di mediazione tra le due parti (Isis e al Qaeda), soprattutto perché Isis è in una posizione di debolezza e ha perso influenza in Iraq, Siria, e che le «fonti di finanziamento sono diminuite drasticamente negli ultimi sei mesi». Le recenti vittorie di Isis in Iraq ora confermano questa strategia che porterebbe la jihad non solo in Giordania, ma anche nella Striscia di Gaza, nel Sinai e in Libano. La presa di Mosul e Tikrit preoccupano i paesi arabi dell’area per la dichiarata volontà di Isis di creare un emirato islamico radicale in Medio Oriente.
Isis vedrebbe nella Giordania hashemita di Abdullah un nemico dell’Islam e ha chiesto pubblicamente per l’esecuzione de re considerato un infedele.
Fonti della sicurezza di Amman hanno espresso profonda preoccupazione per le minacce di Isis: Abdullah avrebbe chiesto aiuto militare agli Stati Uniti e ad altri paesi occidentali per sventare i tentativi di trasformare la Giordania in uno stato islamista.