Iraq: arrivano altre armi Usa

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USA – Washington 08/08/2013. Il Pentagono ha notificato al Congresso 2,7 miliardi di dollari di nuove vendite degli Stati Uniti in Iraq per difesa aerea e sistemi di comunicazione.

Gli ultimi contratti giunti al Congresso arrivavano a quasi 5 miliardi di dollari di valore. Il Congresso ora ha 30 giorni di tempo per bloccare le vendite, altrimenti da la sua tacita approvazione. Il più grande dei contratti notificati ha un valore stimato di 2,4 miliardi di dollari. Si tratta della vendita di 681 missili anti-aerei Stinger e 40 lanciatori autocarri, così come tre batterie antiaeree Hawk con 216 missili. «Questa capacità fornirà all’Iraq la capacità di contribuire alla difesa aerea regionale e ridurre la sua vulnerabilità agli attacchi aerei e anche migliorare l’interoperabilità tra il governo dell’Iraq, gli Stati Uniti, e gli altri alleati», ha annunciato il Pentagono in un comunicato. La mancanza di controllo sul proprio spazio aereo è stato uno dei motivi per cui il Pentagono ha sostenuto che le forze Usa avrebbero dovuto essere mantenute nel paese dopo il 2011. Il primo ministro Nuri al-Maliki, nel 2012, aveva invitato gli Stati Uniti ad accelerare la consegna di armi per le truppe irachene, dopo aver firmato un contratto con Mosca per la fornitura all’Iraq di 4,2 miliardi dollari in armi. L’accordo con Mosca però, era fallito a causa di sospetti di corruzione.