L’Iraq non può esportare il suo petrolio

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TURCHIA – Ankara 14/01/2014. L’Iraq non sarà in grado di fornire petrolio ai mercati mondiali attraverso la Siria.

A denunciarlo il ministro turco dell’Energia e delle Risorse Naturali Taner Yildiz  al canale televisivoTRT Haber il 14 gennaio.

Il ministro ha detto che la Turchia ha preso in considerazione il parere del governo iracheno , ma se la “consegna” del petrolio ai mercati mondiali prevede il passaggio di passare attraverso la Siria, un tale progetto non potrà essere realizzato perché non c’è stabilità in quel paese. La stabilità è il fattore chiave per l’attuazione di simili progetti energetici, ha sottolineato il ministro.

In precedenza alcuni media iracheni hanno riferito che il governo centrale intende modificare le direzioni di pompaggio del petrolio che dalla zona autonoma curda va verso la Turchia.

Inoltre, è stato segnalato che Iraq, Siria, Libano, Iraq, Giordania e Israele possono diventare nuove rotte per il trasporto del petrolio iracheno.

In precedenza, il 3 gennaio 2014, il ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali Taner Yildiz, aveva detto che il greggio dal Kurdistan iracheno aveva iniziato a fluire attraverso un nuovo oleodotto verso la Turchia, ma non sarebbe stato spedito ai mercati mondiali senza il consenso di Baghdad. Il ministro ha anche detto che il petrolio curdo sarà tenuto in deposito fino al raggiungimento di un accordo con Baghdad.