IRAQ. Le piogge intense creano ancora più danni

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Le forti piogge e le inondazioni dei giorni scorsi continuano a creare problemi in diverse aree del paese. I parlamentari della provincia di Diyala hanno chiesto che venga dichiarato lo stato di emergenza nella provincia per inondazioni e innalzamento delle acque del Lago della diga Hamrin (foto piccola). Secondo le indicazioni locali, visto l’aumento del livello dell’acqua nel lago di Hamrin, la popolazione di Saadia ha chiesto che la provincia venga salvata dalle inondazioni dopo che le riserve del lago sono arrivate a 2.4692 miliardi di metri cubi di acqua con una capacità massima di 2.40 miliardi di metri cubi. Purtroppo le previsioni meteorologiche prevedrebbero ulteriori pesanti piogge in Iraq nei prossimi giorni.

Il Consiglio di Bassora ha dichiarato che i fiumi di acqua provenienti dall’Iran sono stati molto intensi, ma la provincia non ha beneficiato della capacità di raccolta dell’acqua per affrontare la siccità dell’estate per mancanza di dighe e serbatoi.

La situazione sociale nella zona di Bassora continua ad essere critica: nei giorni scorsi, ad esempio, il sindaco del distretto di Al Zubayr nella provincia di Bassora è stato attaccato e colpito da una fitta sassaiola, durante una delle consuete proteste contro l’inefficienza amministrativa. I casi di corruzione dilaniano i partiti e la vita politica dell’area di Bassora; le milizie affiliate ai posti di frontiera nella provincia di Bassora taglieggiano il commercio creando ulteriore danno.

Il Presidente del Parlamento iracheno, Mohamed al Habousi, si sta recando in visita negli USA per portare un messaggio di richiesta di rassicurazione alle forze americane riguardo alla richiesta di rimozione dal territorio iracheno da parte delle forze filo iraniane.  Al Habousi starebbe continuando a lavorare al dialogo con gli USA per mantenimento forze americane in Iraq in cambio di un’estensione dell’esenzione dalle sanzioni imposte all’Iran per tre anni. 

Dal canto suo, il Presidente iracheno Barnem Saleh ha denunciato che vi è consenso generale in Iraq sulla necessità di cooperazione con le forze americane e che non vi è opposizione seria alla loro permanenza nel paese.

Redazione