Il principale produttore russo di carri armati, Uralvagonzavod, ha iniziato a consegnare i moderni carri armati T-90 all’esercito iracheno nel quadro di un importante accordo concluso tra Mosca e Baghdad all’inizio di quest’anno.
Il contratto, riporta l’iraniana Press Tv, è in fase di esecuzione in conformità con il calendario approvato dalle parti, secondo quanto riportato dall’ufficio stampa del Servizio federale russo per la cooperazione militare e tecnica in un comunicato ripreso dalla tv iraniana.
L’assistente presidenziale russo per la cooperazione militare-tecnica, Vladimir Kozhin, aveva annunciato, riporta il quotidiano russo Izvestia, il 20 luglio, che era stato firmato un contratto importante per un grande lotto di carri armati T-90 tra il governo iracheno e il produttore russo Uralvagonzavod. Kozhin non ha, però, dato alcuna notizia sul valore della commessa ma ha solo detto che «il numero di carri è sostanziale».
Uralvagonzavod aveva annunciato a metà luglio che quest’anno avrebbe consegnato 73 carri armati T-90S e T-90SK all’esercito iracheno. Il T-90 è un carro armato russo di terza generazione costruito sul collaudato progetto sovietico T-72. È uno dei carri più venduti al mondo, noto per la sua potenza di fuoco, la maggiore protezione e mobilità. Le sue armi possono forare corazze e armature anticarro.
Il T-90 è dotato anche di un’armatura sofisticata, che garantisce una protezione a tutto tondo dell’equipaggio e dei sistemi critici, comprese le armature reattive all’esplosivo e jammer a infrarossi attivi, per difenderlo da granate con propulsione a razzo in entrata, missili anticarro e altri proiettili.
Le forze armate indiane, algerine e azerbaigiane hanno acquistato centinaia di carri armati T-90 negli ultimi anni. Anche Kuwait, Vietnam ed Egitto hanno manifestato un forte interesse per l’acquisto del mezzo. I piani militari iracheni pervadono di rafforzare la flotta di Abrams M1A1 Abrams con carri armati T-90s. Un gran numero di carri armati americani M1A1 Abrams, infatti, sono stati danneggiati nella lotta contro i terroristi di Daesh.
Anna Lotti