Botta e risposta tra Riad e Baghdad

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IRAQ – Baghdad 18/06/2014. L’Arabia Saudita dovrebbe essere ritenuta responsabile per il finanziamento ai gruppi militanti islamici e dei crimini commessi dai gruppi ribelli in Iraq, secondo le accuse lanciate dal governo di Baghdad il 17 giugno.

Secondo una nota rilasciata dall’ufficio del premier Nuri al-Maliki, tutte le posizioni e i commenti sulla situazione irachena di Riad indicano che l’Arabia Saudita è «schierata con il terrorismo (…) Condanniamo con forza questa posizione (…) Noi riteniamo che l’Arabia Saudita sia responsabile di quanto questi gruppi stanno ricevendo in termini di sostegno finanziario e morale (…) Il governo saudita dovrebbe essere ritenuto responsabile per i reati commessi da questi pericolosi gruppi terroristici», si legge nella dichiarazione. Già a marzo, lo stesso Maliki aveva accusato sia l’Arabia Saudita che il Qatar di sostenere il terrorismo in Iraq. La nota del governo iracheno è arrivata pochi giorni dopo che l’Arabia Saudita e il Qatar avevano denunciato le politiche «settarie» del governo sciita dell’Iraq contro la minoranza araba sunnita per i disordini che stavano travolgendo il paese. Il caos «non avrebbe potuto aver luogo se non fosse stato per le politiche settarie e di esclusione attuate in Iraq negli ultimi anni che minacciavano la stabilità e la sovranità», si legge in un comunicato del governo saudita.