IRAQ. Al referendum sul Kurdistan votano anche le milizie sciite…

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In Iraq, sono forti le polemiche per la decisione di far partecipare le milizie sciite ai referendum di scissione del Kurdistan dall’Iraq, a quanto affermano i mass media iracheni, la cosa sarebbe incostituzionale. Eppure la Commissione Elettorale ha iscritto le milizie come entità politiche dando di fatto loro l’opportunità di partecipare al voto. Nel frattempo le organizzazioni umanitarie e gli attivisti hanno diffuso il numero dei soldati morti o feriti in Iraq nel mese di luglio: 2095. E a quanto pare il processo di guerra e morte non è destinato ad arrestarsi. ISIS a Tal Afar ha attaccato le caserme sciite nei pressi di Abra (Jabra), e uomini di ISIS avrebbero ucciso il capo della Sicurezza Nazionale di Tal Afar a Najma, Qayyarah.

È stata molto chiara l’operazione di ISIS che è riuscita a tagliare la strada tra Baghdad e Mosul e avanza a Ayn al-Bayda a sud di Shirqat. ISIS ha anche attaccato a sud di Baghdad con cecchini IED, prendendo di mira anche i peshmerga. A Qayyarah, Mosul, un ufficiale è stato ucciso e uno è svanito nel nulla,  si ha notizia di un attentato a Mosul contro le milizie sciite. Non tutti i combattenti di ISIS sono dunque morti. Non è molto cambiata la situazione in Siria.  FSA ha annunciato che gli Stati Uniti non hanno minacciato nessuno e soprattutto che loro non devono restituire niente a nessuno, in sostanza si continua a combattere; a ognuno il suo nemico. ISIS ogni giorno ha postato molte foto da Raqqa e dintorni dei diversi scontri che si verificano.

Nella nottata del 3 agosto, ISIS ha compiuto una maxi operazione a Deir Ez Zor: un attacco suicida accompagnato da un attacco di 5 droni ha colpito il quarter generale della 137esima brigata di Assad, molti i morti e i feriti. Sempre da Deir Ez Zor sono arrivate immagini satellitari che mostrano la distruzione quasi totale dei campi petroliferi. Ma c’è anche l’altra guerra, quella civile. Duri scontri si sono registrati tra i ribelli del FSA e i soldati di Assad a nord di Homs, in una zona dove sono presenti anche i russi con punti di controllo da loro gestiti. Le forze di Assad sono state colpite anche da ISIS che le ha colpite proprio a Sokhna.  Ritornano gli scontri ad Aleppo tra i curdi e ribelli.

Negli scontri a Damasco, tra il 18 e il 28 luglio, hanno perso la vita 200 soldati e 9 ufficiali, oltre 500 i feriti.

Redazione

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