IRAN. Teheran potrebbe uscire dall’accordo nucleare

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L’Iran ha annunciato che potrebbe ritirarsi dall’accordo nucleare del 2015 se l’«atmosfera di incertezza» creata dalla nuova Amministrazione statunitense continuasse ad impedire a Teheran di trarre beneficio dall’accordo multilaterale, in particolare nel settore commerciale e bancario. Parlando al Royal Institute of International Affairs di Londra, il viceministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha criticato il presidente statunitense Donald Trump per la sua minaccia di ripristinare le sanzioni anti-Iran, riporta Press Tv.

«Se la stessa politica di confusione e di incertezze sulla Jcpoa (Joint Comprehensive Plan of Action) continuasse, se le aziende e le banche continuassero a non lavorare con l’Iran, non possiamo rimanere in un accordo che non ha alcun beneficio per noi (…) Trump ha creato un’atmosfera di incertezza che è come un veleno per la comunità imprenditoriale nel lavorare con l’Iran».

L’Iran e i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina più la Germania, hanno firmato l’accordo nucleare il 14 luglio 2015 e ne hanno iniziato l’attuazione il 16 gennaio 2016. Nel quadro del Jcpoa, l’Iran si è impegnato a porre limiti al suo programma nucleare in cambio dell’abolizione delle sanzioni nucleari imposte a Teheran.

Trump ha ripetutamente descritto l’accordo nucleare, come «la peggiore e più unilaterale operazione che Washington abbia mai fatto», una definizione che ha spesso utilizzato durante la sua campagna presidenziale, minacciando di stracciare l’accordo. Il Presidente degli Stati Uniti, il 12 gennaio, ha accettato, obtorto collo, di rinunciare alle sanzioni contro l’Iran, ma ha detto che sarebbe stata l’ultima volta che lo faceva se le sue condizioni non fossero state soddisfatte.

 Araqchi ha inoltre dichiarato che: «L’accordo non sopravviverebbe in questo modo, anche se l’ultimatum fosse accettato e le rinunce fossero estese». Il viceministro degli Esteri iraniano ha respinto l’interpretazione di Washington della clausola sulla decadenza contenuta nel Jcpoa: «Non esiste una clausola di caducità nel Jcpoa. Anche se l’Amministrazione degli Stati Uniti e Trump ne stanno parlando e dicono che il Jcpoa è solo per 10 anni, si tratta di un fatto che non è vero. L’impegno dell’Iran nel Jcpoa di non sviluppare armi nucleari è permanente».

Antonio Albanese