IRAN. Teheran non rinuncia al programma balistico e manda in orbita un secondo satellite 

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Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato il 16 settembre che Teheran non rinuncerà mai al suo programma missilistico, poiché ha bisogno di tale deterrenza per la sua sicurezza in una regione in cui l’acerrimo nemico dell’Iran, Israele, è in grado di “lanciare missili su Gaza ogni giorno”.

La Repubblica islamica ha sfidato per anni le richieste occidentali di limitare il suo programma missilistico. Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno recentemente accusato l’Iran di aver trasferito missili balistici alla Russia per la sua guerra in Ucraina, imponendo nuove sanzioni a Mosca e Teheran.

Entrambi i paesi hanno negato le affermazioni, riporta Reuters.

“Se non abbiamo missili, ci bombarderanno quando vorranno, proprio come a Gaza”, ha affermato Pezeshkian, riferendosi al conflitto a Gaza tra Israele e Hamas.

Pezeshkian ha ribadito la posizione ufficiale di Teheran, invitando la comunità internazionale “a disarmare prima Israele, prima di fare le stesse richieste all’Iran”.

Inoltre, l’Iran è pronto a lanciare il suo secondo satellite dell’attuale amministrazione utilizzando il razzo vettore Simorgh, dopo il dispiegamento riuscito del satellite di ricerca Chamran 1, hanno annunciato i funzionari il 15 settembre.

Il Chamran 1, del peso di circa 60 chilogrammi, è stato lanciato in un’orbita di 550 chilometri il 14 settembre utilizzando il vettore satellitare Qaem 100 sviluppato a livello nazionale, ha riferito l’agenzia di stampa statale IRNA.

I segnali iniziali dal satellite sono stati ricevuti poco dopo il suo dispiegamento. Hamidreza Nejat, responsabile delle pubbliche relazioni per l’Agenzia spaziale iraniana, ha dichiarato sui social media: “Nel prossimo futuro, Simorgh trasporterà anche un altro carico utile. Il percorso di progresso nel 14° governo continua”.

Questo lancio segna il primo dispiegamento satellitare riuscito sotto l’attuale amministrazione. Hassan Salarieh, capo dell’Agenzia spaziale iraniana, aveva precedentemente annunciato che 14 satelliti erano in fila per il lancio, riporta BneIntelliNews.

Il satellite Chamran 1 è stato sviluppato dall’Iran Electronics Industries Space Group con il supporto dell’Aerospace Research Institute e di aziende tecnologiche del settore privato. La sua missione principale include il collaudo di hardware, software e sistemi di manovra orbitale, nonché la valutazione di sottosistemi di propulsione e navigazione a gas freddo nello spazio.

Il Qaem 100, un razzo a combustibile solido a tre stadi creato dall’Islamic Revolutionary Guard Corps Aerospace Force, ha completato la sua seconda missione orbitale.

L’Iran aveva precedentemente lanciato il satellite Sorayya utilizzando lo stesso razzo a gennaio; in quell’occasione il Regno Unito, la Germania e la Francia avevano condannato il lancio e affermato che il vettore spaziale utilizzasse la tecnologia per lo sviluppo di sistemi missilistici balistici a lungo raggio, riportava Reuters.

Antonio Albanese

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