IRAN. Sono gli USA la fonte del terrorismo

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Gli Stati Uniti sono la più grande fonte di terrorismo al mondo, non la Repubblica Islamica dell’Iran, secondo Robert Fantina, scrittore e analista politico statunitense  che attualmente vive in Canada. Si tratta di affermazioni forti che lo scrittore statunitense argomenta e con cui cerca di convincere esperti ed appassionati di politica internazionale.

Fantina (nella foto), autore di diversi saggi e romanzi tra cui Empire, Racism and Genocide: A History of US Foreign Policy, ha fatto un intervento alla conferenza “United States, Human Rights and Discourse of Domination”, tenutasi a Teheran il 2 luglio scorso. In una successiva intervista a Press Tv, Fantina ha ribadito i concetti che da tempo porta avanti nelle sue opere. «Gli Stati Uniti per generazioni hanno annunciato (…) di essere un faro di libertà, nel rispetto dei diritti umani e di essere un esempio nell’assistere i drammi in tutto il mondo. In questo contesto, accusano l’Iran di quello che fa, per convincere il mondo che l’Iran è un regime terroristico, e ottenere un ampio sostegno ad un’invasione del paese. Una tale invasione dell’Iran servirebbe a molti scopi per gli Stati Uniti», ha detto Fantina.

«In primo luogo, gli Stati Uniti sono il più grande esportatore di armi a livello mondiale (…) I produttori di armi negli Stati Uniti fanno importanti donazioni alle campagne elettorali  politiche. È stato riferito dai media che, in Siria, diverse fazioni, entrambe rifornite dagli Stati Uniti, si stanno combattendo a vicenda (…) Inoltre, i governi statunitensi e i alcuni media, che possono essere considerati come un ramo del governo, hanno cercato (…) di convincere la popolazione a temere l’Islam. Accusando l’Iran, un paese islamico, di esportare “il terrorismo”, questa paura può essere alimentata (…) Inoltre, se gli Stati Uniti possono convincere il mondo che l’Iran sta esportando”il terrorismo”, sposteranno l’attenzione dalle proprie attività terroristiche e (…) ciò consentirà agli Usa di continuare a terrorizzare il mondo (…)

Ma ciò che non capiscono è che un’invasione dell’Iran non sarà la stessa dell’invasione dell’Iraq. I nomi dei paesi sono simili, ma è l’unica cosa che hanno in comune. Con una popolazione di oltre 72 milioni, l’Iran è il doppio della dimensione dell’Iraq. L’esercito iraniano è molto più forte di quello iracheno. Inoltre, l’Iran è alleato con la Russia, è improbabile che Mosca resti a guardare gli Usa distruggere l’Iran».

Maddalena Ingroia