IRAN – Teheran 31/7/13. Circa 800 miliardi dollari di debito è quanto lasciato dall’amministrazione uscente di Mahmoud Ahmadinejad al nuovo presidente Hassan Rouhani.
Dalle colonne del quotidiano Shargh, il consigliere di Rouhani, Akbar Torkan in un’intervista comparsa il 31 luglio. Gli introiti derivanti dal petrolio e dalle esportazioni di gas durante le due presidenze di Ahmadinejad (2005-2013) hanno raggiunto gli 800 miliardi di dollari. L’amministrazione Ahmadinejad ha speso circa 640 miliardi di dollari per l’importazione di merci, fino alla fine dell’anno solare iraniano (terminato il 21 marzo). Torkan ha anche accusato Ahmadinejad di aver fornito dati non rispondenti al vero. «L’Amministrazione Ahmadinejad sostiene di aver costruito 63,5 mila chilometri di strade durante gli otto anni della sua gestione, ma la cifra reale è di 16mila km» ha detto Torkan notato, che ha negato la veridicità delle statistiche occupazionali governative. Torkan ha criticato inoltre le «decisioni affrettate» del presidente Ahmadinejad, tra cui la nomina e la revoca di funzionari, la firma di nuovi contratti e il trasferimento di beni dello Stato nelle ultime settimane del suo mandato. Il consigliere del nuovo presidente ha anche fatto notare i fallimenti dell’amministrazione Ahmadinejad legati all’industria petrolifera e del gas, ricordando che nessuna delle fasi del campo gasifero di South Pars ha avuto inizio durante la sua amministrazione. Hassan Rouhani ha vinto le elezioni presidenziali del 14 giugno in Iran, la raccolta di oltre il 50 per cento dei voti, assicurare il suo posto come prossimo presidente dell’Iran.