IRAN – Teheran 24/06/2015. Dal 2011, le sanzioni occidentali ha quasi dimezzato la produzione di greggio iraniano.
Il dato viene fornito dalla US Energy Information Administration (Eia) il 24 giugno. Le sanzioni contro l’Iran imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea nel periodo 2011-2012 hanno vietato la vendita di di petrolio iraniano verso l’Unione europea e verso alcune parti dell’Asia. Nel 2011, prima che fossero introdotte le sanzioni, l’Iran esportava oltre 2,6 milioni di barili al giorno; nel 2014 le esportazioni sono ammontate a 1,4 milioni al giorno, riporta lo studio Eia.
Il taglio delle esportazioni di petrolio è legato principalmente al bando dell’Unione europea, che ha ridotto l’importo totale delle esportazioni fino a 587 mila barili al giorno.
L’Iran è un membro dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec), e nel 2014, l’Opec ha rivelato che Teheran aveva diminuito notevolmente le esportazioni di petrolio, e che l’impatto delle restrizioni internazionali sulle vendite petrolifere iraniane sarebbe stato ancora più profondo. Al momento i negoziati tra Teheran e il P5 + 1 sono in stallo, dopo che ad aprile Iran, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania, hanno elaborato un accordo politico quadro sul programma nucleare iraniano.
Secondo l’accordo, Teheran si è impegnata a ridurre il suo arricchimento dell’uranio e a diminuire il numero di centrifughe nel paese. In cambio, l’Occidente si è impegnato a revocare gradualmente le sanzioni imposte sulla Repubblica Islamica.