IRAN. Produzione congiunta nucleare russo-iraniana

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Russia e Iran hanno concordato una tabella di marcia per la produzione congiunta di combustibile nucleare. Lo ha detto Ali Akbar Salehi, capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, Aeoi, in un’intervista concessa all’agenzia iraniana Isna.

Ci sono voluti ai paesi più di due anni per definire i termini dell’accordo ha detto Salehi: «La produzione congiunta di combustibile di Russia e Iran è stato uno degli argomenti più utili che fossero stati discussi durante i colloqui sul nucleare con Mosca e, infine, portati a compimento. Abbiamo detto che abbiamo bisogno dell’assistenza della Russia in questo campo», ha detto Salehi all’Isna.

La tabella di marcia per la cooperazione è stata redatta dal vice capo Aeoi Behrouz Kamalvandi durante la sua visita a Mosca lo scorso gennaio, riporta Sputnik.

Inoltre, l’Iran vuole acquistare 950 tonnellate di minerale di uranio concentrato, conosciuta come la torta di colore giallo, dal Kazakistan nei prossimi tre anni, ha aggiunto Salehi.
«Circa 650 tonnellate di yellow cake arriveranno a Teheran direttamente in due lotti di spedizione nel corso di due anni. Le restanti 300 tonnellate di questa spedizione arriveranno a Teheran nel corso del terzo anno», ha detto Salehi durante l’intervista.

Il capo dell’Organizzazione dell’energia atomica iraniana ha aggiunto che il concentrato dall’ultima spedizione sarebbe stato convertito in esafluoruro di uranio, un tipo di gas utilizzato per arricchire l’uranio, e venduto di nuovo in Kazakistan.

La richiesta è in fase di revisione da un comitato che sovrintende l’attuazione del piano globale d’azione comune, Jcpoa. L’accordo è stato concordato da Teheran e dalle sei potenze mondiali nel luglio 2015 e ha visto l’Iran scalare verso il basso le sue attività nucleari in cambio dell’alleggerimento delle sanzioni legate al suo programma nucleare.

Dall’ottobre 2016, inoltre, Iran e Cina hanno iniziato a collaborare per la produzione di acqua pesante ad Arak. Secondo le condizioni Jcpoa, l’Iran ha accettato di ridisegnare il reattore Ir-40 al fine di ridurre al minimo il suo potenziale per la produzione di plutonio per uso militare.

Luigi Medici