
Il Ministero della Difesa iraniano ha annunciato il 6 dicembre un lancio spaziale di successo che ha posizionato due satelliti in orbita terrestre bassa, hanno riferito i media locali.
Il lancio segna quello che afferma essere un nuovo record per il programma spaziale del paese in termini di massa del carico utile. Il razzo vettore Simorgh ha dispiegato con successo il blocco di trasferimento orbitale Saman-1, sviluppato dall’Agenzia spaziale iraniana, e il satellite militare Fakhr-1, costruito per le forze armate della Repubblica islamica, in un’orbita di 400 chilometri, riporta IRIB. Il veicolo di lancio, alimentato da combustibile liquido in una configurazione a due stadi, avrebbe trasportato un carico utile combinato di 300 chilogrammi, che gli iraniani hanno descritto come il loro inserimento orbitale di successo più pesante.
Il Ministero della Difesa ha riferito la precisione dell’inserimento orbitale, citando una tolleranza di velocità inferiore a 50 metri al secondo alla velocità target di 7.754 metri al secondo, rirporta BneIntelliNews.
Le specifiche tecniche rilasciate dalle autorità iraniane indicano che il lanciatore Simorgh pesa circa 80 tonnellate e funziona con un tempo di combustione del primo stadio di 105 secondi seguito da una combustione del secondo stadio di 340 secondi.
Questo lancio rappresenta uno sviluppo significativo nelle capacità spaziali dell’Iran, in particolare perché il Simorgh è descritto come l’unico veicolo di lancio nazionale del paese in grado di trasportare tali carichi utili in orbita terrestre bassa.
Gli osservatori occidentali hanno precedentemente espresso preoccupazione per il fatto che il programma spaziale iraniano potrebbe contribuire allo sviluppo della tecnologia missilistica a lungo raggio.
L’annuncio arriva in mezzo alle tensioni internazionali in corso riguardanti i programmi di avanzamento militare e tecnologico dell’Iran.
Mentre i funzionari iraniani hanno affermato la natura civile e scientifica del loro programma spaziale, le nazioni occidentali hanno storicamente visto tali lanci con scetticismo, suggerendo potenziali applicazioni militari.
All’inizio di settembre, l’Iran ha lanciato il razzo vettore Simorgh, in seguito al dispiegamento di successo del satellite di ricerca Chamran 1.
L’Iran aveva precedentemente lanciato il satellite Sorayya utilizzando lo stesso razzo a gennaio; in quell’occasione Regno Unito, Germania, Francia accusarono Teheran di usare tecnologia dual use.
Tommaso Dal Passo
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