IRAN. Navi da guerra iraniane andranno in Venezuela

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La marina iraniana ha varato il 1 dicembre scorso un cacciatorpediniere di fabbricazione nazionale, che i media iraniani hanno detto avere capacità stealth, mentre stanno aumentando le tensioni con gli Stati Uniti. In una cerimonia trasmessa in diretta dalla televisione di stato, il cacciatorpediniere Sahand, che può effettuare cinque mesi di navigazone senza rifornimento, si è unito alla marina dell’Iran nella base di Bandar Abbas sul Golfo.

Riporta Reuters che il Sahand ha un ponte di volo per elicotteri, lanciatori di siluri, cannoni antiaerei e anti-nave, missili terra-superficie e terra-aria e capacità di guerra elettronica. «Questa nave è il risultato di una progettazione audace e creativa che si basa sulle conoscenze tecniche locali della Marina iraniana (…) ed è stata costruita con capacità stealth», ha detto, riporta Irna, il contrammiraglio Alireza Sheikhi, direttore dei cantieri navali che hanno costruito il cacciatorpediniere. L’Iran ha lanciato il suo primo cacciatorpediniere home made nel 2010 come parte di un programma per rinnovare le sue attrezzature navali che risalivano a prima della rivoluzione islamica del 1979 ed era per lo più costruito negli Stati Uniti.

L’Iran ha sviluppato una grande industria nazionale di armi di fronte alle sanzioni internazionali e agli embarghi che gli hanno impedito di importare molte armi. Il Sahand potrebbe essere tra le navi da guerra che l’Iran prevede di inviare presto in missione in Venezuela: «Tra i nostri piani per il prossimo futuro è quello di inviare due o tre navi con elicotteri speciali in Venezuela in Sud America per una missione che potrebbe durare cinque mesi», ha detto il vice comandante della marina iraniana, il contrammiraglio Touraj Hassani Moqaddam, all’agenzia di stampa Mehr. Il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei aveva detto la scorsa settimana che l’Iran dovrebbe aumentare la sua capacità militare e la sua disponibilità a tenere lontani i nemici, in un incontro con i comandanti della marina iraniana.

La marina iraniana ha esteso la sua portata negli ultimi anni, portando le sue navi nell’Oceano Indiano e nel Golfo di Aden per proteggere le navi iraniane dai pirati somali che operano nella zona. Il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane ha detto nel 2016 che l’Iran potrebbe cercare di creare in futuro basi navali nello Yemen o in Siria, aumentando la prospettiva di punti d’appoggio lontani forse più preziosi militarmente a Teheran che la tecnologia nucleare.

La messa in linea di questo vascello arriva dopo la nuova imposizione di sanzioni a Teheran da parte di Washington; in risposta Teheran ha detto che se all’Iran non è consentito esportare, nessun altro paese potrà esportare petrolio attraverso lo Stretto di Hormuz alla foce del Golfo.

Maddalena Ingrao