IRAN. L’Asse di Resistenza sopravvive oltre Soleimani

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Il ministro della Difesa iraniano, Generale Amir Hatami, ha detto che Donald Trump ha fatto un errore di calcolo ipotizzando che la rimozione di una persona fermerà l'”Asse di Resistenza”, aggiungendo che gli Stati Uniti hanno aumentato il costo della loro presenza nella regione. Parlando in un incontro con il ministro della Difesa siriano Ali Abdullah Ayyoub, Hatami ha ringraziato la Siria per la vicinanza all’Iran nel caso del generale Soleimani. Con l’espressione Asse di Resistenza si indical’alleanza anti-occidentale e anti-israeliana tra Iran, Siria e il gruppo libanese Hezbollah.

Hatami ha aggiunto che la “Resistenza” continuerà anche dopo il generale Soleimani, poiché ora si è rivelata come un’ideologia e un tema regionale, riporta Irna. Il Ministro iraniano ha osservato poi che l’egemonia dello Stato Islamico sarebbe stata una tragedia inevitabile nella regione in assenza degli sforzi del generale Soleimani.

Per quanto riguarda la reazione iraniana all’attacco, Hatami ha descritto l’attacco missilistico iraniano alla base statunitense di Ain Al-Assad in Iraq come un’azione urgente, ribadendo che opporsi alla presenza delle forze statunitensi nella regione dovrebbe diventare una procedura continua. Sottolineando il sostegno dell’Iran all'”Asse di Resistenza”, Hatami ha detto che l’Iran sosterrà la Siria nell’era della ricostruzione.

Una delegazione siriana era a Teheran insieme a quella del Qatar. Della delegazione siriana faceva parte il primo Ministro Imad Khamis: socpo della visita era la discusione su come migliorare le relazioni bilaterali tra i due paesi e gli sviluppi nella regione. Della delegazione hanno fatto parte il vice primo Ministro, il ministro degli Esteri e degli emigranti Walid al-Muallem e il ministro della Difesa Ali Abdullah Ayoub.

Durante l’incontro con il suo omologo iraniano, Ayyoub ha apprezzato gli sforzi del generale Soleimani e la sua visione strategica. Ayyoub ha concesso poi il più alto grado delle forze armate siriane a nome del presidente siriano Bashar al-Assad ad Hatami per il generale Soleimani.

Teheran ha ospitato anche, l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani a Teheran dal 12 gennaio. Si trovano così presenti nella città le delegazioni di Siria, Qatar e dei padroni di casa per discutere dei futuri sviluppi nell’area, oltre che l’agenda del prossimo meeting economico fra Iran e Qatar. Nella conferenza stampa congiunta con l’emiro al Thani, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha detto che l’Iran è stato e sarà al fianco del Qatar in futuro: «A un certo punto, alcuni Paesi della regione hanno imposto restrizioni al Qatar, ma l’Iran si è schierato a fianco del Qatar e si schiererà in base ai suoi doveri di vicino». Rouhani ha detto che i due Paesi hanno ottimi rapporti in vari settori dell’economia, della scienza e della cultura.

Da parte sua, l’emiro del Qatar ha detto che Doha non dimenticherà mai l’aiuto di Teheran nei giorni difficili: «Lodiamo la posizione della Repubblica Islamica dell’Iran negli ultimi anni, specialmente quando il Qatar era sotto blocco», ha detto lo sceicco Tamim che ha chiesto l’espansione delle relazioni anche in altri settori.

Antonio Albanese