IRAN. Lanciato il primo satellite militare. Rouhani lo sapeva?

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Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno annunciato di aver lanciato con successo il primo satellite militare da ricognizione dopo mesi di fallimenti, un programma che gli Stati Uniti sostengono essere una copertura per lo sviluppo di missili: «Il primo satellite della Repubblica Islamica dell’Iran è stato lanciato con successo in orbita dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche», si legge sul sito internet delle forze d’elite di Teheran, ripreso da Al Jazeera

Il satellite, battezzato Nour, è stato lanciato con un missile a due stadi Qassed dal deserto del Markazi, una vasta distesa nell’altopiano centrale dell’Iran; e «ha orbitato intorno alla Terra a 425 km (…) Questa azione sarà un grande successo e un nuovo sviluppo nel campo dello spazio per l’Iran islamico», prosegue il sito.

Mentre il mondo è alle prese con la pandemia del coronavirus e con i prezzi del petrolio storicamente bassi, il lancio del missile segna una nuova sfida dell’Iran. Sulla base delle immagini dei media statali, il lancio sembra essere avvenuto in una base delle Guardie Rivoluzionarie, vicino a Shahroud, in Iran, a circa 330 km a nord-est di Teheran. La base si trova nella provincia di Semnan, che ospita il Centro Spaziale Imam Khomeini, da cui opera il programma spaziale civile iraniano, riporta Al Jazeera. È la prima volta che le Guardie Rivoluzionarie si prendono il merito per il lancio di un satellite militare.

Teheran ha registrato diversi fallimenti di lanci di satelliti negli ultimi mesi. L’ultimo è avvenuto a febbraio, quando l’Iran non è riuscito a mettere in orbita il suo satellite per le comunicazioni Zafar 1. Quel fallimento è avvenuto dopo due lanci falliti dei satelliti Payam e Doosti l’anno scorso, così come l’esplosione di un lancio di un razzo lo scorso agosto. Un incendio al Centro Spaziale Imam Khomeini nel febbraio 2019 ha anche ucciso tre ricercatori.

Negli ultimi 10 anni, l’Iran ha inviato in orbita diversi satelliti e nel 2013 ha lanciato una scimmia nello spazio. Il lancio del 22 aprile avviene in mezzo alle tensioni tra Teheran e Washington per il crollo dell’accordo nucleare e dopo l’attacco di un drone statunitense in Iraq che ha ucciso il generale delle Guardie Rivoluzionarie Qassem Soleimani lo scorso gennaio.

Il 22 aprile è per i pasdaran anche una data particolare: ricorre anche il 41° anniversario della loro fondazione da parte dell’ayatollah Ruhollah Khomeini. Un dato è interessante: le Guardie Rivoluzionarie, gestiscono le proprie infrastrutture militari in parallelo con le forze armate regolari dell’Iran; il lancio è avvenuto da una delle loro basi; il presidente Hassan Rouhani ha tenuto un discorso di quasi 40 minuti il 22 aprile in cui non ha fatto menzione del lancio: non è stato subito chiaro se il governo civile iraniano fosse stato messo a conoscenza del lancio o se le Guardie Rivoluzionarie, che rispondono direttamente alla Guida Suprema, Ayatollah Khamenei, abbiano agito lasciandolo all’oscuro.

Graziella Giangiulio