
L’Iran ha scoperto nel suo sottosuolo il secondo giacimento mondiale di litio, rendendolo di fatto uno dei protagonisti della prossima svolta nei trasporti globali.
I suoi vicini sono preoccupati per la crescente influenza economica della Repubblica islamica.
Secondo BneIntelliNews, soprattutto Israele, sta monitorando da vicino gli sviluppi di questa scoperta. Il giacimento di litio nella provincia occidentale di Hamadan è ritenuto il secondo più grande al mondo dopo il Cile, contenente circa 8,5 milioni di tonnellate di litio. Questo darebbe all’Iran il controllo del 10% delle riserve di litio conosciute al mondo, pari a 89 milioni di tonnellate. Questo dato ha il potenziale per sostenere l’economia iraniana e mitigare l’impatto delle sanzioni, dando a Teheran grande influenza sul mercato dei veicoli elettrici.
La scoperta iraniana del litio potrebbe aprire la strada a un «vantaggio geopolitico ed economico senza precedenti per l’Iran, portando a un riequilibrio del potere nella regione», riporta il quotidiano israeliano Maariv.
Esiste infatti un serie di grandi riserve minerarie in rapida espansione che la Repubblica islamica intende sfruttare, tra cui zinco, rame, sale, carbone, minerale di ferro, uranio, piombo, oro, bauxite (per l’alluminio), molibdeno, antimonio e zolfo.
Complessivamente, in Iran si trova circa il 7% delle riserve minerarie globali, il che lo rende uno dei più importanti produttori di minerali al mondo, anche se il Paese, non dispone della tecnologia necessaria per sfruttare appieno le risorse. Attualmente i prodotti minerari rappresentano non più dello 0,6% del Pil iraniano. Secondo i rapporti iraniani, le riserve minerarie iraniane valgono 700 miliardi di dollari, con un valore aggiunto stimato in 4.000 miliardi di dollari.
Ad aprile l’Iran ha annunciato che le sue riserve di litio erano le quarte al mondo. L’Iran prevede di avviare la produzione di litio entro due anni, ripotava a marzo Tasnim. Il Sud America è ancora in testa alla classifica mondiale dei depositi di litio, con il Cile che ospita depositi per 9,2 milioni di tonnellate di litio, pari al 58% delle riserve globali.
La Cina è attualmente il più grande mercato mondiale per le batterie al litio, grazie all’impennata delle vendite di veicoli elettrici; nel primo trimestre oltre il 60% di tutte le auto vendute nel Paese erano elettriche o ibride. Nel 2021, il mercato globale delle batterie agli ioni di litio ha raggiunto i 545 GWh e la Cina rappresenta più della metà del totale.
Le relazioni dell’Iran con Paesi arabi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e l’Egitto sono migliorate così come le relazioni tra l’Iran e la Russia, la Cina e l’Indonesia.
La produzione su larga scala di litio non farebbe altro che approfondire ulteriormente i legami tra Iran e Cina e rafforzare l’alleanza che Mosca e Pechino hanno costruito in maniera antagonistica agli Stati Uniti.
Antonio Albanese