Iran e Hezbollah non più minacce per gli USA

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STATI UNITI – Washington 17/03/2015. La relazione annuale al Senato degli Stati Uniti fatta da James Clapper, direttore della National Intelligence, ha visto la rimozione di Iran e Hezbollah dalla lista delle minacce terroristiche, dopo anni in cui in primo piano in rapporti simili.

La versione non classificata del “Worldwide Threat Assessment of the US Intelligence Communities“, riporta gli sforzi dell’Iran nel combattere gli estremisti sunniti, Stato islamico compreso, indicati come più potente minaccia terroristica per gli interessi americani in tutto il mondo.
Nel descrivere il ruolo regionale dell’Iran, nel rapporto si osserva che la Repubblica Islamica ha «smorzato il settarismo, è stata un partner reattivo, e ha smorzato le tensioni con l’Arabia Saudita». Il gruppo libanese sciita Hezbollah, legato a Teheran, ha combattuto lo Stato islamico, indipendentemente dalla campagna alleata, sia in Siria e Iraq, mentre nel frattempo, gli Stati Uniti sono stati impegnati in una serie di colloqui con l’Iran, nel tentativo di raggiungere un accordo sul suo programma nucleare. Teheran, secondo la valutazione della minaccia del National Intelligence, ha «obiettivi strategici di fondo di aumentare la sua sicurezza, il prestigio e l’influenza regionale, tendenze che la hanno portata a conseguire capacità per raggiungere i suoi obiettivi nucleari civili e a darsi la possibilità di costruire vettori missilistici che potrebbero portare armi nucleari, se scegliesse di farlo». Nel rapporto si dice che non è chiaro se l’Iran possa decidere se costruire armi nucleari, ma si osserva che se il governo iraniano decidesse di imboccare su questa strada, dovrebbe affrontare «ostacoli tecnici insormontabili per produrre un’arma nucleare». Secondo il Meir Amit Intelligence and Terrorism Information Center, think tank di Israele, la rimozione di Iran e Hezbollah dalla lista nera è direttamente legata alla campagna contro lo Stato islamico: «Crediamo che derivi da una combinazione di interessi diplomatici (colloqui degli Stati Uniti con l’Iran sul nucleare) con l’idea che l’Iran possa essere di aiuto nella battaglia contro lo Stato islamico in Siria e in Iraq e forse anche nella battaglia contro terrorismo jihadista in altri paesi (…) La Qods force delle Guardie rivoluzionarie islamiche e libanesi di Hezbollah sono strumenti della politica estera iraniana e della sua capacità di proiettarsi in Iraq, Siria, e oltre».