IRAN. Droni per Jet. I nuovi SU 35 di Teheran

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«I caccia russi Su-35 ordinati da Teheran al Cremlino dovrebbero arrivare in Iran all’inizio del prossimo anno solare», ha dichiarato all’agenzia di stampa iraniana Tasnim Shahriyar Heydari, un parlamentare del Majlis, membro della Commissione per la sicurezza nazionale e la politica estera del Parlamento iraniano, Majlis appunto.

Secondo Tasnim, l’Iran ha ordinato alla Russia missili, elicotteri e altri sistemi di difesa «e la maggior parte di queste armi entrerà presto nel Paese». L’anno persiano inizia il 21 marzo.

Secondo i media russi, l’Iran potrebbe acquistare da 24 a 60 caccia Su-35 di quarta generazione, riporta BneIntelliNews.

Si ipotizza che Mosca abbia dato il via libera definitivo alla fornitura di Su-35 all’Iran anche per “ringraziare” Teheran di aver contribuito a fornire centinaia di droni da combattimento che i russi hanno usato per attaccare l’Ucraina. Su-35 e droni farebbero quindi parte di uno scambio.

Secondo il National Interest: «Approfittando della crescente dipendenza della Russia da armi iraniane a basso costo nel contesto della sua incerta campagna in Ucraina, l’Iran sta ora per procurarsi decine di aerei russi Su-35 (…) Ma soprattutto, l’ambizioso baratto dei caccia russi Su-35 in cambio di droni iraniani e, probabilmente, di missili balistici, rivela un calcolo negativo per l’Occidente. Le transazioni militari contemporanee tra Teheran e Mosca hanno svelato un nuovo episodio geopolitico. Washington e i suoi alleati si trovano ora ad affrontare un asse più aggressivo e ostile che mai».

Mentre alcune valutazioni occidentali tendono a minimizzare la gravità dell’acquisizione, sostenendo che non altererebbe drasticamente l’equilibrio del potere aereo nel Golfo, il Su-35 darebbe un impulso senza precedenti al controllo di Teheran sullo spazio aereo iraniano. Un tale sforzo di sviluppo delle capacità è particolarmente pericoloso in quanto il regime si starebbe avvicinando al possesso della bomba nucleare.

Altra prospettiva al potenziale accordo sui Su-35, la da 19fortyfive: «L’Iran vuole nuovi jet da combattimento, poiché dipende da progetti dell’era della Guerra Fredda come l’americano F-14 Tomcat e il sovietico Su-22 Fitter. Un Su-22 si è appena schiantato in Iran questo mese. Un F-14 è precipitato a causa di un incidente a giugno (…) Ci sono due dimensioni da analizzare. La prima è l’aspetto tattico dello scambio – se effettivamente avverrà. Il baratto (…) aiuterà ciascuna delle due parti con capacità di cui c’è grande bisogno. La forza aerea iraniana è tristemente sotto equipaggiata, mentre i droni russi non hanno dato buoni risultati durante la guerra in Ucraina. Il secondo aspetto dell’accordo è strategico, in quanto riguarda obiettivi di sicurezza internazionale più ampi per entrambi i Paesi. La Russia e l’Iran stanno avvicinando sempre di più le loro relazioni. Questa è una cattiva notizia per la NATO e una notizia sgradita per Israele e l’Arabia Saudita, oltre che per altri alleati del Golfo».

Il Su-35 è un caccia monoposto, bimotore e assai manovrabile. È una versione aggiornata e rivista del Su-27 Flanker ed è stato introdotto per la prima volta nel 2007. Il Su-35 ha una velocità massima di circa 2.500 km/h e una quota di servizio di circa 17.500 metri.

L’aereo è dotato di un’avionica avanzata, compreso un potente sistema radar, e può trasportare un’ampia gamma di armi aria-aria e aria-terra. È inoltre dotato di un’avanzata suite di guerra elettronica, che gli consente di rilevare e disturbare i segnali radar nemici.

L’aereo è progettato per operazioni aria-aria e aria-terra. È dotato di una serie di armi, tra cui missili aria-aria, missili aria-terra e un cannone da 30 mm. Il SU-35 è anche dotato di una serie di sensori e sistemi di guerra elettronica che gli permettono di rilevare e seguire più bersagli contemporaneamente.

Il velivolo è caratterizzato da un design aerodinamico elegante e avanzato, con un’ampia superficie alare e motori a spinta vettoriale, che gli conferiscono un elevato livello di manovrabilità e agilità. È considerato uno dei caccia russi più avanzati.

Antonio Albanese

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