IRAN. Dopo rame e litio, Teheran diventa grande produttore di titanio

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L’unico giacimento di titanio conosciuto in Iran sarà trasformato in una miniera funzionante entro marzo 2024. Lo sviluppo arriva dopo la scoperta da parte dell’Iran di quello che si ritiene essere il più grande deposito di rame porfirico conosciuto in Medio Oriente e dopo l’annuncio di febbraio di una gigantesca riserva di litio nel Paese.

La miniera di titanio e l’impianto di lavorazione associato nei pressi di Kahnuj, nella provincia sud-orientale iraniana di Kerman – dove si trova anche la scoperta del rame – entreranno in funzione dopo tre decenni in cui gli sforzi per raggiungere il lancio sono sempre naufragati, secondo Tasnim.

Si ritiene che la riserva contenga tra i 150 e i 400 milioni di tonnellate di titanio. L’impresa di estrazione e lavorazione potrebbe produrre 130.000 tonnellate di concentrato di titanio e 70.000 tonnellate di scorie all’anno.

Il MIMT, ministero delle Risorse minerarie, e l’organizzazione statale Iranian Mines & Mining Industries Development & Renovation Organisation (Imidro) hanno concordato nel 2019 di assegnare il progetto di sviluppo della miniera di titanio di Kahnuj a un investitore privato. Tuttavia, il nome dell’investitore privato non è stato reso pubblico ed è probabile che l’investitore sia in realtà legato in qualche modo allo Stato. A causa delle sanzioni occidentali che ostacolano i progetti di investimento, molti di questi progetti sono finanziati da vari gruppi ed entità semi governative, riporta BneIntelliNews.

Le due proprietà più utili del titanio sono la resistenza alla corrosione e il suo rapporto forza/densità, il più alto di qualsiasi altro elemento metallico. Non legato, il titanio è resistente come alcuni acciai, ma meno denso. Il metallo può essere legato con ferro, alluminio, vanadio e molibdeno per produrre leghe leggere e resistenti per prodotti aerospaziali come motori a reazione, missili e veicoli spaziali. Il composto di titanio più comune, il biossido di titanio, è utilizzato come fotocatalizzatore e nella produzione di pigmenti bianchi.

Durante la Guerra Fredda, il titanio è stato inserito dagli Stati Uniti tra i materiali strategici. Una grande scorta di una forma porosa del metallo puro, la spugna di titanio, è stata mantenuta dal Defense National Stockpile Center, fino alla sua dispersione negli anni 2000. Secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti, nel 2021 i quattro principali produttori di spugna di titanio erano Cina (52%), Giappone (24%), Russia (16%) e Kazakistan (7%).

Il litio e il rame sono sempre più noti come metalli essenziali necessari per la tecnologia, come le batterie al litio e l’elettronica dei veicoli elettrici (EV), che sta guidando la rivoluzione energetica verde. L’Iran possiede importanti riserve di zinco, rame, sale, carbone, minerale di ferro, uranio, piombo, oro, bauxite (per l’alluminio), molibdeno, antimonio, zolfo, sabbia e ghiaia.

In Iran si trova circa il 7% delle riserve minerarie globali, il che lo rende uno dei più importanti produttori di minerali al mondo. Tuttavia, il Paese, anche a causa delle sanzioni che subisce, non dispone della tecnologia necessaria per sfruttare le risorse nella misura che vorrebbe.

Antonio Albanese

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