IRAN. Attentato contro il capo delle forze speciali dei Pasdaran

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Le autorità iraniane hanno sventato il mese scorso un tentativo di assassinio del capo delle forze speciali della Guardia Rivoluzionaria, o Quds Force.

Secondo quanto riporta Fars, l’attentato contro il generale Qassem Soleimani si è verificato a settembre, quando Soleimani aveva in programma di partecipare ad una cerimonia religiosa nella provincia sudorientale di Kerman. Si dice che gli aggressori avevano pianificato di piantare quasi 500 chilogrammi di esplosivi in un tunnel sotterraneo sotto cui sarebbe stato Soleimani, riporta Asharq al Aswat.

Il Capo dell’intelligence dei Pasdaran Hojjjatoleslam Hossein Ta’eb ha rivelato che i terroristi, entrata in Iran durante lo scorso inverno, prosegue Fars, volevano acquistare una casa vicino alla moschea costruita dal padre del generale Soleimani a Kerman nel sud-est dell’Iran e poi minare con 350-500 kg di munizioni un canale sotto la moschea per farla esplodere e assassinare il generale Soleimani durante l’Ashoura alla fine dell’estate. Ta’eb ha sottolineato che i tre terroristi sono stati tutti catturati tra il 9 e il 10 settembre.

A gennaio 2019, il quotidiano kuwaitiano al-Jarida ha riportatola notizia secodno la quale Washington avrebbe dato ad Israele il via libera per assassinare il generale Soleimani. Al-Jarida, riportava notizia di una presunta fonte di Gerusalemme secondo cui il generale Soleimani era una minaccia e andava eliminato.

Le Guardie della Rivoluzione sono state esortate dalla Guida suprema Ali Khamenei ad essere pronte ad affrontare eventi importanti, a non avere paura dei nemici, ad attenersi ad una visione ampia e transfrontaliera della loro missione. Ha anche sottolineato che l’Iran continuerà a ridurre i suoi impegni nell’ambito del suo accordo nucleare del 2015 fino a quando non raggiungerà i “risultati desiderati”.

Il leader iraniano ha anche sottolineato che la strategia di “massima pressione” dell’amministrazione Trump, volta a costringere l’Iran a negoziare un accordo più rigoroso per limitare il suo programma nucleare, è fallita: «La responsabilità è dell’Organizzazione per l’energia atomica e loro devono effettuare la riduzione….. in modo preciso, completo e continuare fino al raggiungimento del risultato desiderato», riporta Reuters.

Si è trattato del primo incontro di Khamenei con migliaia di alti ufficiali dei Pasdaran, dopo l’inclusione della Guardia rivoluzionaria nella lista dei gruppi terroristici internazionali degli Stati Uniti a metà aprile, che ha portato a crescenti tensioni tra Teheran e Washington.

Graziella Giangiulio