L’Organizzazione iraniana per l’Hajj e il Pellegrinaggio ha annunciato che i fedeli iraniani saranno presenti quest’anno all’Hajj dopo che i funzionari sauditi hanno deciso di mettere in atto le disposizioni necessarie affinché i pellegrini iraniani possano partecipare ai riti.
Secondo quanto riporta l’iraniana Press Tv, è stato raggiunto una accordo con il ministero saudita per l’Haj e Umra per la partecipazione di oltre 85000 pellegrini iraniani all’Hajj quest’anno. La prima a darne notizia è stata la stessa organizzazione saudita lo scorso 17 marzo. L’agenzia saudita Spa, infatti, in suo take, ha riportato che il governo saudita aveva completato tutto l’iter per permettere la partecipazione dei fedeli iraniani, tutelandone le specificità di fede e di rito.
Il take riporta che gli accordi sono stati conclusi dopo un incontro che ha avuto luogo il 23 febbraio con la partecipazione di una delegazione iraniana.
L’Iran aveva deciso di interrompere l’invio di pellegrini all’Hajj per i problemi di sicurezza riscontrati negli anni precedenti dopo che due incidenti mortali sono costati la vita a più di 470 pellegrini iraniani durante i riti dell’Hajj 2015.
Come si ricorderà, alcuni giorni dopo che una serie di incidenti avevano portato ad una fuga di massa dai percorsi di pellegrinaggio stabiliti, avvenuti nel settembre 2015, l’Arabia Saudita aveva pubblicato il numero accertato di deceduti fissandolo a 770, ma si era poi rifiutata di aggiornarlo, nonostante l’aumento graduale delle cifre dei decessi provenienti dai singoli paesi i cui cittadini erano tra le vittime della calca. L’Iran ha detto che circa 4700 persone, tra cui più di 465 dei suoi cittadini, avevano perso la vita nell’incidente.
All’inizio dello stesso mese, una massiccia gru era crollata nella Grande Moschea della Mecca, uccidendo più di 100 pellegrini, tra cui 11 iraniani, e il ferimento di oltre 200 altri, tra i quali 32 cittadini iraniani.
Tommaso dal Passo