INTELLIGENZA ARTIFICIALE. UE, USA e UK firmeranno il primo Trattato internazionale sull’IA

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Il primo trattato internazionale legalmente vincolante sull’intelligenza artificiale è aperto alla firma dal 5 settembre dei paesi che lo hanno negoziato, tra cui i membri dell’Unione Europea, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, ha affermato l’organizzazione per i diritti umani del Consiglio d’Europa.

La Convenzione sull’intelligenza artificiale, riporta Reuters, in lavorazione da anni e adottata a maggio dopo discussioni tra 57 paesi, affronta i rischi che l’intelligenza artificiale può rappresentare, promuovendo al contempo un’innovazione responsabile.

“Questa Convenzione è un passo importante per garantire che queste nuove tecnologie possano essere sfruttate senza erodere i nostri valori più antichi, come i diritti umani e lo stato di diritto”, ha affermato in una dichiarazione il ministro della Giustizia britannico, Shabana Mahmood.

La Convenzione sull’intelligenza artificiale si concentra principalmente sulla protezione dei diritti umani delle persone interessate dai sistemi di intelligenza artificiale ed è separata dall’AI Act dell’Ue, entrato in vigore il mese scorso. L’AI Act dell’Ue comporta regolamenti completi sullo sviluppo, l’implementazione e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale all’interno del mercato interno dell’Unione.

Il Consiglio d’Europa, fondato nel 1949, è un’organizzazione internazionale distinta dall’Ue con il mandato di salvaguardare i diritti umani; 47 paesi ne sono membri, inclusi tutti i 27 stati membri dell’Ue.

Nel 2019 un comitato ad hoc ha iniziato a esaminare, la fattibilità di una convenzione quadro sull’intelligenza artificiale e nel 2022 è stato formato un comitato sull’IA che ha redatto e negoziato il testo.

I firmatari possono scegliere di adottare o mantenere misure legislative, amministrative o di altro tipo per dare effetto alle disposizioni.

Francesca Fanucci, esperta legale presso l’European Center for Not-for-Profit Law Stichting che ha contribuito al processo di stesura del trattato insieme ad altri gruppi della società civile, ha detto che l’accordo era stato “annacquato” in un ampio insieme di principi: ”La formulazione di principi e obblighi in questa convenzione è così ampia e piena di avvertenze che solleva seri dubbi sulla loro certezza giuridica e sulla loro effettiva applicabilità”, ha affermato.

Fanucci ha evidenziato le esenzioni sui sistemi di intelligenza artificiale utilizzati per scopi di sicurezza nazionale e il controllo limitato delle aziende private rispetto al settore pubblico, come difetti. “Questo doppio standard è deludente”, ha aggiunto.

Luigi Medici 

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