Google sta valutando come portare l’elettricità dalle centrali nucleari ai suoi data center, ha affermato l’Ad Sundar Pichai, poichè il colosso della tecnologia cerca modi per soddisfare l’enorme richiesta di energia dei suoi progetti di intelligenza artificiale.
L’iniziativa di Google probabilmente riaccenderà lo sviluppo di fonti di energia prive di emissioni di carbonio, riporta Nikkei. A tal fine, Pichai ha anche affermato che la sua azienda aumenterà i suoi investimenti nell’energia solare e termica.
Pichai sta quindi valutando l’utilizzo dell’elettricità proveniente dalle centrali nucleari per alimentare i data center della sua azienda, mentre il colosso della tecnologia fa i conti con le crescenti richieste di energia create dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, riporta The Hill.
Ovviamente Google non disdegnerà di investire nell’energia solare e termica, ha poi sottolineato Pichai: ”Stiamo valutando ulteriori investimenti, che siano solari, e tecnologie come piccoli reattori nucleari modulari, ecc.”.
L’IA richiede enormi quantità di energia: una singola richiesta a ChatGPT richiede quasi 10 volte la quantità di elettricità di una tipica ricerca Google e la generazione di immagini utilizza più di 60 volte più energia della generazione di testo.
Per alimentare questa tecnologia che consuma molta energia, alcune aziende tecnologiche si stanno rivolgendo all’energia nucleare. Il mese scorso Microsoft ha annunciato di aver stretto un accordo per riaprire Three Mile Island, il sito di una fusione nucleare parziale avvenuta nel 1979, per alimentare i suoi data center.
La spinta verso nuove fonti di energia arriva anche mentre le Big Tech cercano di bilanciare le proprie esigenze energetiche con i precedenti impegni per ridurre le emissioni.
Google, che mira a raggiungere zero emissioni nette entro la fine del decennio, ha rivelato a luglio che le sue emissioni di gas serra sono aumentate del 13 percento nel 2023 e del 48 percento dal 2019.
Ha puntato sull’intelligenza artificiale, osservando nel suo rapporto ambientale annuale che la riduzione delle emissioni potrebbe essere una sfida “a causa della crescente domanda di energia derivante dalla maggiore intensità di elaborazione dell’intelligenza artificiale”.
“Era un obiettivo molto ambizioso e continueremo a lavorare in modo molto ambizioso per raggiungerlo”, ha detto Pichai; ”Ovviamente, la traiettoria degli investimenti nell’intelligenza artificiale ha aumentato la portata del compito necessario” ha sottolineato l’AD Google.
Tommaso Dal Passo
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