INTELLIGENCE. Pubblicato un manuale KGB sugli agenti di influenza. È ancora studiato dall’FSB

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Al di là degli aspetti letterari, il 99% del lavoro di intelligence è ancora noia e ripetizione, contrariamente ai memorialisti autocelebrativi e agli sceneggiatori. Ci sono sempre delle regole da seguire, specialmente quelle che governano le linee sfocate dell’interazione umana. Queste regole non sono state mai più codificate come dai teorici sovietici dello spionaggio, il cui compito era quello di addestrare gli agenti del Kgb. Nel 1977, riporta Newslinemag, il Kgb pubblicò 220 copie di un manuale di addestramento dedicato ai contatti confidenziali: come prenderli di mira, come gestirli, e come differiscono dagli agenti di Mosca in piena regola. Scritto dal colonnello V.M. Maksimov, il manuale è stato pubblicato nell’originale russo insieme a una traduzione inglese per la prima volta dalla Free Russia Foundation, come parte del loro progetto in corso Lubyanka Files.

Come tutti i manuali di addestramento del Kgb nella serie Lubyanka Files, il testo di Maksimov, seppur vecchio di 44 anni, sarebbe ancora in uso nelle accademie Fsb e Svr a Mosca, il che significa che la teoria che articola continua a guidare gli ufficiali dell’intelligence russa fino al XXI secolo. Per questo serve ancora leggere come Mosca definisce i contatti confidenziali e li distingue dagli agenti controllati, per snebbiare l’area in cui hanno avuto luogo i recenti dibattiti sull’intelligence umana russa, negli States ad esempio on nel Regno Unito.

I contatti riservati, secondo il manuale, possono essere praticamente chiunque, secondo il documento sovietico: politici, diplomatici, scienziati, uomini d’affari, ingegneri e giornalisti. Non hanno informazioni riservate o segreti di stato da trasmettere, e a volte il modo più sicuro per coinvolgerli è in piena vista, sotto le sembianze del loro lavoro quotidiano: «che cosa c’è di così insolito o di così sconvolgente in un incontro di un giornalista con un funzionario dell’ambasciata in un luogo pubblico?» riporta Newslinemag.

Occasionalmente, il contatto confidenziale può essere sollecitato ad eseguire “misure attive”, o cercare di influenzare o indurre i propri governi o società a fare gli ordini di Mosca. È qui che la linea tra informatore inconsapevole e agente diventa confusa.

In alcune circostanze, questo contatti diventano qualcosa di più di un relè di informazioni utili: diventano agenti di influenza, anche se quasi certamente inconsapevoli. Questa è la differenza cruciale e costante tra un contatto confidenziale e un agente: quest’ultimo alla fine viene sempre messo al corrente del suo vero ruolo. L’agente agisce, o così crede, per convinzione e interesse personale, anche se entrambi sono stati attenzionati da un “rappresentante” amichevole di un governo straniero per il quale il soggetto è già simpatico.

A causa del loro accesso a informazioni privilegiate, i contatti confidenziali possono essere elevati ad agenti, soprattutto se avanzano nella loro carriera al punto che le informazioni di cui sono a conoscenza sono protette dalle leggi sulla sicurezza nazionale. Poiché i contatti confidenziali erano più un assortimento di risorse dell’intelligence sovietica durante la Guerra fredda, ne consegue che ce n’erano molti di più rispetto agli agenti veri e propri, che richiedevano molti più investimenti e risorse per essere prodotti e mantenuti.

Antonio Albanese