INDONESIA. Condannato a morte il leader ISIS

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Il 22 luglio a Giacarta, un tribunale ha condannato a morte un leader islamico indonesiano per aver istigato i fedeli a compiere attentati terroristici a favore dello Stato islamico. Il tribunale distrettuale di Giacarta Sud ha stabilito che Aman Abdurrahman, noto anche come Oman Rochman, ha istigato cinque attentati nel paese dalla prigione, compreso l’attentato suicida del gennaio 2016 contro uno Starbucks di Giacarta che ha ucciso quattro civili e ferito altri 25.

Abdurrahman è il leader della Jamaah Ansharut Daulah, Jad, fondata nel 2015 e designata come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti l’anno scorso. Abdurrahman è in carcere dal 2004 per fabbricazione di bombe e terrorismo, e ha subito una nuova condanna nel 2011 per aver contribuito alla creazione di un campo di addestramento jihadista nella provincia di Aceh.

Secondo il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, Abdurrahman ha giurato fedeltà al leader Abu Bakr al-Baghdadi all’inizio del 2014 ed è stato il principale traduttore del gruppo, diffondendo informazioni online dal carcere, compreso l’invito ai musulmani di uccidere gli occidentali in modo indiscriminato. Ha agito come leader “di fatto” dei sostenitori Isis on line in Indonesia e ha invitato altri a recarsi in Siria per unirsi ai jihadisti. Durante la lettura della sentenza, Abdurrahman ha continuato a professarsi innocente, riporta VoA.

Il tribunale non ha ancora fissato una data per l’esecuzione della condanna capitale, che dovrebbe avvenire per fucilazione. Secondo l’avvocato della difesa, il processo non ha trovato alcuna prova  del coinvolgimento diretto di Abdurrahman in attentati terroristici, tra cui quelli di Giacarta nel 2016.

L’Indonesia, la più grande nazione a maggioranza musulmana del mondo, è stata testimone negli ultimi anni di un aumento dell’estremismo jihadista e di occasionali attacchi terroristici in diverse parti del paese.

Ultimi in ordine di tempo quelli suicidi avvenuti nella città di Surabaya compiuti dai membri dello stesso nucleo familiare, in cui sono morte  oltre 26 persone. A seguito degli attentati, il parlamento indonesiano ha rivisto le leggi antiterrorismo per introdurre norme molto più severe, tra cui l’aumento dei periodi di detenzione e il coinvolgimento dei militari nelle operazioni antiterrorismo.

Lucia Giannini