INDO-PACIFICO. Kamala Harris non riesce a rassicurare del tutto gli alleati asiatici

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La visita del vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris nel sud-est asiatico è arrivata in un momento critico: il disastroso ritiro dell’amministrazione Biden dall’Afghanistan ha riacceso ansie da lungo tempo sopite sui mezzi e sull’impegno generale di Washington nei confronti degli alleati asiatici, mentre la Cina si ritaglia nuove sfere d’influenza nell’Indo-Pacifico. Harris ha presentato una visione completa dell’impegno americano con la regione, che copre una vasta gamma di iniziative di cooperazione, dalla lotta contro la pandemia Covid-19 e il cambiamento climatico, al miglioramento dei legami commerciali e di investimento, nonché la resistenza all’assertività della Cina nel Mar Cinese Meridionale.

Nel complesso, riporta Asia Times, la sua visita ha segnato una tempestiva manovra di rassicurazione da parte dell’amministrazione Biden, che è intenzionata ad assemblare una coalizione di potenze “simili” per controllare la crescente influenza della Cina nell’Indo-Pacifico.

Tuttavia, il viaggio di Harris ha anche sottolineato la persistente assenza di mega-iniziative sia sul fronte militare che economico, spingendo anche il Vietnam a dichiarare la sua indisponibilità a schierarsi con una superpotenza contro un’altra.

Durante il suo viaggio a Singapore, Harris ha costruito sulle precedenti osservazioni di Austin, sottolineando l’interesse comune dell’America nel preservare «la pace e la stabilità, la libertà sui mari, il commercio senza ostacoli, l’avanzamento dei diritti umani, un impegno per l’ordine internazionale basato sulle regole e il riconoscimento che i nostri interessi comuni non sono a somma zero».

In una chiara rottura con la strategia conflittuale dell’amministrazione Donald Trump sulla Cina, Harris ha anche chiarito che «il nostro impegno nel sud-est asiatico e nell’Indo-Pacifico non è contro nessun paese, né è progettato per far scegliere qualcuno tra i paesi».

Tuttavia, ha sottolineato l’impegno dell’America verso gli alleati e i partner dell’area, criticando apertamente le mosse della Cina nel Mar Cinese Meridionale, dove più paesi del sud-est asiatico sono ai ferri corti con Pechino.

Il tour di Harris nel sud-est asiatico ha avuto anche una forte dimensione economica, data la crescente importanza di Singapore e Vietnam come importanti partner commerciali e di investimento.

Anna Lotti