INDIA. Terminata la crisi sino-indiana nel Doklam

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Il ministero degli Esteri dell’India ha detto, il 28 agosto, di aver accettato con la Cina un «disimpegno rapido» delle truppe presenti nella zona di confine del Doklam , in cui soldati dei due paesi si sono  fronteggiati più di due mesi.

«Nelle ultime settimane, l’India e la Cina hanno mantenuto una comunicazione diplomatica per l’incidente nel Doklam», si legge in una dichiarazione del ministero degli Affari esteri dell’India, che si riferisce alla zona dell’Himalaya in cui confinano Cina, India e Bhutan, riporta Channel News Asia. «Su questa base, il disimpegno rapido del personale di frontiera nel punto di Doklam è stato concordato ed è in corso».

La Cina ha dichiarato che era «soddisfatta» che l’India avesse accettato di ritirare le truppe dalla zona di confine controversa nell’Himalaya dopo un lungo e teso confronto.

Il ministero degli Esteri cinese ha affermato che il personale di Pechino ha verificato che le truppe e le attrezzature indiane si sono ritirate durante la mattina dalla zona, che è oggetto di contesa  tra Cina e Bhutan.

«Tutto il personale indiano ha fatto ritorno nel lato indiano del confine (…) Le truppe cinesi continuano a pattugliare sul lato cinese del confine», secondo il ministero degli Esteri di Pechino.

Il confronto ha avuto inizio il 16 giugno dopo che le truppe cinesi hanno iniziato a costruire una strada sul pianoro di Doklam. L’India, stretto alleato del Bhutan, ha una base militare nelle vicinanze e ha spostato soldati nella zona dei punti di contatto per fermare l’opera, costringendo Pechino ad accusarla di esser entrata in territorio cinese.

La Cina aveva ripetutamente dichiarato che l’India doveva ritirare le proprie truppe prima della negoziazione. L’India aveva dichiarato che entrambe le parti avrebbero dovuto ritirare le loro forze insieme.

L’annuncio del 28 agosto arriva giorni prima che il primo ministro dell’India, Narendra Modi, si rechi in Cina per il summit Brics.

Luigi Medici