INDIA. Nuova Delhi supera tutti nella creazione di Data Center

55

L’India starebbe superando Giappone, Singapore e Hong Kong negli investimenti nei data center, tendenza guidata da importanti finanziamenti da parte di Amazon e di conglomerati nazionali come Reliance Industries.

Stando a Nikkei che riporta uno studio CBRE, il boom dei data center in India era inevitabile, dicono ad una serie di ricerche, a causa della grande diffusione di pagamenti, e-commerce e altri servizi digitali, e delle aziende tecnologiche che hanno aperto uffici nella nazione dell’Asia meridionale, attratte dal suo ampio pool di talenti.

L’India starebbe per aggiungere fino a 850 megawatt di nuova capacità nei tre anni fino al 2026, quasi raddoppiando rispetto ai circa 950 MW della fine dello scorso anno.

Escludendo la Cina, l’India sarà davanti ai rivali regionali della Corea del Sud, che aggiungerà 495 MW nello stesso periodo, così come il Giappone con 407 MW e l’Australia con 314 MW.

Le aziende che gestiscono data center stanno raddoppiando la propria espansione in un contesto di domanda in aumento: Amazon Web Services, che si è impegnata a investire 12,7 miliardi di dollari nelle sue attività informatiche indiane entro il 2030, gestisce data center nella capitale finanziaria di Mumbai, lanciati nel 2016, e nella città meridionale di Hyderabad, lanciati nel 2022.

La singaporeana ST Telemedia Global Data Centers sta investendo circa 900 milioni di dollari in India entro il 2033. Negli ultimi anni ha firmato memorandum d’intesa con gli stati indiani Tamil Nadu, Karnataka e Uttar Pradesh. L’azienda possiede più di 300 MW in 28 strutture in 10 città indiane. Colt Data Center Services Holdings, una società britannica, ha annunciato a marzo un piano per aggiungere un data center a Chennai entro il 2027 che avrà una capacità minima di 70 MW.

Anche le principali aziende indiane, tra cui Adani Group e Reliance Industries, si sono lanciate sul ring.

AdaniConneX, una joint venture tra Adani Enterprises e il fornitore di data center EdgeConneX, ha dichiarato in aprile di aver ottenuto prestiti per 1,44 miliardi di dollari da investitori per contribuire a finanziare la costruzione di due nuovi siti a Chennai e Mumbai con una capacità cumulativa di 67 MW. L’obiettivo è costruire 1 GW di capacità entro il 2030, con un investimento totale di 5 miliardi di dollari. Reliance ha inoltre costituito una joint venture con Brookfield lo scorso luglio, investendo 122 milioni di dollari nel paese.

Banche, assicurazioni e altre società di servizi finanziari saranno probabilmente i principali motori dei nuovi data center indiani.

Altri fattori a favore dell’India includono prezzi dei terreni relativamente bassi e una minore probabilità di disastri naturali rispetto ad altre nazioni asiatiche, tra cui Giappone e Indonesia.

Tommaso Dal Passo 

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/