INDIA. Nuova Delhi smorza la polemica sul Dalai Lama

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L’India ha rigettato la polemica sulla reazione della Cina alla visita del Dalai Lama nello stato indiano, conteso, nord-orientale dell’Arunachal Pradesh.

Il governo «chiede che nessuna polemica artificiale venga creata intorno alla sua attuale visita nell’Arunachal Pradesh» ha detto il ministero degli Esteri indiano in un comunicato dopo le ripetute critiche della visita da parte della Cina. Il ministero ha aggiunto che il Dalai Lama ha visitato lo stesso stato sei volte in precedenza e ha sottolineato che è «profondamente rispettato dagli indiani (…)  Nessun colore politico va ascritto alle sue attività religiose e spirituali», ha aggiunto il comunicato.

In una conferenza stampa, il ministro di Stato per gli Affari interni Kiren Rijiju ha anche detto che la visita del Dalai Lama nell’Arunachal Pradesh è religiosa e non politica, e ha aggiunto che l’Arunachal Pradesh «non è un territorio conteso». Mentre l’India controlla l’Arunachal Pradesh, di cui la Cina rivendica 80.000 chilometri, la Cina esercita il controllo su un’altra regione rivendicata da entrambi i paesi, l’Aksai Chin.

I due paesi hanno cercato di ridurre le tensioni sulla regione attraverso colloqui frequenti, anche se entrambe le parti spesso accusano l’altro di sconfinamenti militari. India e Cina hanno combattuto una breve guerra nel 1962 sulla sovranità dell’Arunachal Pradesh, conteso dai due paesi a partire dalla metà del XX secolo.

Nel frattempo, a causa del maltempo, il leader buddista tibetano è arrivato in Arunachal Pradesh via terra invece che in elicottero come previsto, e il suo programma ha subito modifiche, riporta Efe. La visita a Tawang, uno dei più importanti monasteri buddisti e il luogo di nascita del sesto Dalai Lama, è ora prevista per l’8 aprile.

Il Dalai Lama resterà a Tawang per tre giorni durante i quali egli pronuncerà sermoni sugli insegnamenti buddisti. Il leader spirituale è arrivato il 4 aprile a Bomdila, il 5 ha presieduto una cerimonia religiosa dedicata a Tara Bianca, considerata la “madre di tutti i Buddha”, e simbolo di longevità e di compassione.

Le autorità cinesi hanno ripetutamente messo in guardia il governo indiano negli ultimi mesi che la visita del Dalai Lama nell’Arunachal Pradesh potrebbe influenzare i legami bilaterali.

Lucia Giannini