INDIA. La Dogana blocca le merci cinesi per gli scontri al confine

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La Dogana indiana ha iniziato a controllare le merci cinesi in tutti gli aeroporti del Paese e ha sospeso lo sdoganamento all’aeroporto di Calcutta, nonostante l’assenza di un ordine ufficiale da parte del governo centrale.

L’India, riporta India.com, ha iniziato a reagire a livello economico boicottando le merci cinesi per rispondere allo scontro tra l’esercito indiano e quello cinese nella valle di Galwan, nel Ladakh. Secondo poi quanto riporta Times of India, il Dipartimento delle dogane dell’aeroporto internazionale Netaji Subhash Chandra Bose di Kolkata, dopo aver ricevuto istruzioni al suo interno, ha smesso di rilasciare autorizzazioni per le merci importate dalla Cina.

Relazioni simili sono arrivate anche da alcuni porti e aeroporti di Mumbai e Chennai. Sebbene il Central Board of Indirect Taxes and Customs, Cbic, non abbia commentato la questione, il governo centrale ha negato qualsiasi ordine, “verbale o scritto”, che vieti o rifiuti l’ingresso di merci cinesi attraverso gli aeroporti indiani.

In realtà, i funzionari della dogana hanno anche detto che il mancato sdoganamento delle merci è puramente casuale e non ha nulla a che fare con i tragici sviluppi alla frontiera indo-cinese. D’altra parte, hanno detto di aver ricevuto un avviso di intelligence che la Cina potrebbe aver inviato deliberatamente qualche merce infetta da coronavirus.

Le proteste e l’agitazione sono diventate sempre più forti per boicottare le merci cinesi da quando 20 soldati dell’esercito indiano, tra cui un colonnello, sono rimasti uccisi lungo la Line of Actual Control, Lac, nella Valle di Galwan, in Ladakh.

Anche le truppe cinesi hanno avuto vittime, ma non ne hanno rivelato il numero. Sono in corso colloqui tra i ministeri degli Esteri di entrambe le nazioni per il disimpegno delle truppe al confine oggetto di contesa tra i due paesi. Secondo quanto riferito, i due vertici degli eserciti si sono accordati per ritirare i loro soldati dal confine dopo una riunione avvenuta lo scorso 22 giugno.

L’incontro tra il generale Harinder Singh, il comandante del 14° corpo d’armata indiano, e il maggiore Liu Lin, il comandante del distretto militare dello Xinjiang, è stato il secondo a livello di comandante tra le due parti da quando è iniziato lo stallo a maggio.

Le due parti hanno tenuto colloqui a livello militare per allentare le tensioni sui confini che rimangono in allerta dopo la peggiore crisi militare degli ultimi decenni tra i due giganti asiatici dotati di armi nucleari.

Tommaso dal Passo