INDIA. La Banca Mondiale si arrende: Nuova Delhi e Islamabad ancora divise sull’Indo

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La Banca Mondiale ha espresso la sua incapacità di prendere una decisione indipendente sulla nomina di un esperto neutrale o di un tribunale arbitrale per la risoluzione di una lunga disputa sulle acque in sospeso tra Pakistan e India su due progetti idroelettrici.

Secondo quanto riporta la pakistana Dawn, Patchamuthu Illangovan, Country Director uscente della Banca Mondiale ha chiesto all’India e al Pakistan di scegliere bilateralmente un’opzione: «Sia l’India che il Pakistan dovrebbero decidere insieme quale opzione portare avanti», ha detto Illangovan.

Illangovan ha detto che il Pakistan ha chiesto la nomina di una Corte di Arbitrato, Coa, mentre l’India ha cercato un esperto neutrale per risolvere la loro controversia su due progetti idroelettrici : quelli di Pakal Dul e Lower Kalnai.

«Il trattato non prevede che la Banca Mondiale prenda una decisione indipendente», ha detto quando è stato chiesto a Illangovan se la banca si sottraesse al suo ruolo, anche se fa parte del trattato del 1960 e si è attenuta alla richiesta del Pakistan di un Coa per quasi quattro anni, riporta Aninews.

Il trattato sulle acque dell’Indo è stato firmato tra l’allora primo ministro Jawaharlal Nehru e l’ex presidente pakistano Ayub Khan nel 1960. Secondo il Trattato, l’India ha pieni diritti sulle acque dei fiumi orientali: Ravi, Beas e Sutlej. In cambio, l’India ha dovuto lasciare che i fiumi occidentali – Indo, Chenab e Jhelum – scorrano liberamente verso il Pakistan.

L’India ha dichiarato di avere diritti illimitato per sviluppare progetti di energia idroelettrica sui fiumi occidentali entro i parametri specificati nel progetto.

Il Pakistan sostiene che la progettazione di due progetti idroelettrici sotto costruzione di Pakal Dul e Lower Kalnai viola il trattato sulle acque del fiume, mentre i funzionari indiani insistono sul loro diritto di costruire questi progetti e sostengono che il loro progetto è pienamente conforme alle linee guida del trattato.

Maddalena Ingrao