INDIA. Il Grande fratello anticrimine indiano

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di Maddalena Ingroia INDIA – Nuova Delhi 03/01/2017. Uno studio Assocham-PwC ha sottolineato la necessità di un piano di gestione delle crisi per affrontare la criminalità informatica in India.
Lo studio congiunto afferma che è importante per le forze dell’ordine avere un sistema che fornisca un “quadro di collaborazione” per la ricezione di feed video in caso di necessità da sistemi di sorveglianza di televisione a circuito chiuso.
Lo studio, dal titolo Safe cities: Collaborative monitoring – For the community, by the community, riporta che occorre sfruttare le funzionalità di un buon sistema di gestione video che «non solo faciliti una maggiore videosorveglianza all’interno della città, ma serva anche come deterrente per i crimini e aiuti le forze dell’ordine nel controllo di incidenti, accertamento dei reati e indagini».
In esso viene spiegato che il monitoraggio collaborativo è uno strumento in cui l’agenzia di sicurezza e le forze dell’ordine sfruttano la vasta rete di telecamere di sorveglianza presenti nelle comunità di tutta la città così come le telecamere di altri istituti privati e governativi in caso di necessità.
«Si tratta di un volano estremamente prudente per il dipartimento di polizia, in quanto mentre si rafforza il loro legame con le comunità, può utilizzare qualunque informazione o filmato raccolto da queste telecamere di sicurezza per sostenere le indagini e il perseguimento dei criminali», prosegue lo studio. Lo studio, tuttavia, osserva che vi è la necessità di gestire con attenzione alcuni rischi, legati alle leggi vigenti, alla mancanza di consapevolezza all’interno delle comunità, al finanziamento, alla privacy e così via.