INDIA. Il Fuoco nucleare indiano potenzia la deterrenza di Nuova Delhi

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L’ultimo test Agni-5 (Agni è in sanscrito fuoco) dell’India consolida il suo posto nel circolo d’élite delle potenze globali con la tecnologia MIRV (Multiple Independently Targetable Re-entry Vehicle), un passo significativo nel miglioramento della deterrenza nucleare nei confronti di Cina e Pakistan.

A marzo, l’India ha completato con successo il primo test di volo del suo missile Agni-5 MIRV. Il test è stato condotto sull’isola Abdul Kalam nel Golfo del Bengala, al largo della costa nord-orientale dell’India. Sebbene l’India non abbia rivelato il numero di MIRV coinvolti nel test Agni-5, si ritiene che trasportino da due a più di una dozzina di testate, riporta AT.

Narendra Modi ha salutato il lancio del missile Agni-5 a combustibile solido, come un orgoglio per la nazione; il ministro della Difesa Rajnath Singh e il ministro dell’Interno Amit Shah hanno sottolineato il contributo del test alla visione di Modi di un’India autosufficiente.

L’Agni-5 ha un raggio di oltre 5.000 chilometri, consentendogli di colpire regioni in profondità nei territori di potenziali avversari come Cina e Pakistan. La capacità è particolarmente significativa date le continue tensioni al confine con la Cina e la rivalità strategica dell’India e le tensioni con il Pakistan, sottolineando il ruolo del missile nella sicurezza nazionale e nella deterrenza.

L’integrazione della tecnologia MIRV nell’arsenale missilistico indiano altererà l’equilibrio strategico della regione migliorando la sopravvivenza delle sue forze nucleari, complicando i calcoli di difesa missilistica degli avversari e sottolineando la politica nucleare indiana di “no-first-use” con una credibile capacità di second-strike.

I missili MIRV sono della categoria “usalo o getta”, poiché posizionare numerose testate nucleari su un missile lo rende più vulnerabile a un primo attacco che distrugge una parte sostanziale della capacità di secondo attacco di una nazione.

L’India si trova ad affrontare vincoli strategici nel rafforzare la sua posizione di deterrenza nucleare nei confronti della Cina. Tali vincoli includono l’interdipendenza economica delle due parti, il desiderio dell’India di essere un leader nel cosiddetto “Sud globale” e i relativi vantaggi politici ed economici della Cina.

L’Agni-5 indiano potrebbe dover ancora superare i problemi di affidabilità prima di essere messo in campo. La sua capacità MIRV solleverà interrogativi sull’efficacia delle testate nucleari dell’India e sulla sua capacità di produrre materiale fissile sufficiente per un arsenale nucleare MIRV.

La lenta produzione di materiale fissile dell’India, nonostante disponga di un’estesa infrastruttura nucleare, è dovuta al fatto che le sue capacità nucleari sono focalizzate più sulla produzione di energia che sulla produzione di armi nucleari.

Lucia Giannini

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