Gli eserciti dell’India e del Giappone hanno iniziato la loro prima esercitazione militare congiunta in assoluto il 1 novembre presso la Counter Insurgency and Jungle Warfare School, Vairengete, Mizoram, India, con un focus sul rafforzamento della cooperazione antiterrorismo.
Secondo quanto riporta Indian Express, l’obiettivo dell’esercitazione, che durerà due settimane ed ha il nome di Dharma Guardian-2018, sarà quello di migliorare le capacità tattiche antiterrorismo globale e aumentare l’interoperabilità tra le due forze, si legge in un comunicato dell’esercito indiano.
Il contingente giapponese è rappresentato dal 32° battaglione di fanteria, mentre quello indiano dal 6/1 Gorkha Rifles: «L’obiettivo dell’esercitazione è quella di costruire e promuovere la relazione “Army to Army”, oltre allo scambio di competenze ed esperienze di entrambi gli eserciti», prosegue il comunicato. Le manovre comprenderanno un equilibrio tra classi indoor e attività di addestramento all’aperto. All’incirca una forza di un plotone per entrambi i battaglioni sta partecipando all’esercitazione.
Entrambi gli eserciti addestreranno, pianificheranno ed eseguiranno congiuntamente una serie di esercitazioni tattiche sviluppate per la neutralizzazione di minacce probabili che possono essere incontrate nello scenario di guerra urbana, si legge nel comunicato, aggiungendo che l’esercitazione contribuirà a sviluppare la comprensione reciproca e il rispetto tra le due forze armate.
Al vertice annuale nippo-indiano conclusosi da poco, il primo ministro indiano Narendra Modi e il premier giapponese Shinzo Abe hanno accolto con favore l’ipotesi di esercitazioni congiunte per ciascuna delle forze armate.
Secondo la dichiarazione congiunta rilasciata alla fine del vertice tenutosi all’inizio di questa settimana, ripresa da Financial Express, i due paesi attribuiscono molta importanza all’esercitazione del Malabar Passage Exercise (Passex), e ad altre esercitazioni congiunte, accogliendo con favore una maggiore cooperazione con quei paesi che condividono gli stessi principi.
Per approfondire ulteriormente la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza e difesa, è stato istituito il Dialogo strategico 2+2, in cui si riuniranno i ministri degli Esteri e della Difesa, oltre ai meccanismi esistenti, tra cui il dialogo annuale dei ministri della Difesa, il dialogo sulla politica di difesa, il dialogo dei consiglieri per la sicurezza nazionale, il dialogo a livello di personale di ciascun servizio delle rispettive forze armate.
Luigi Medici