INDIA. Diventa concreta la partnership di Difesa con gli USA

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Il nuovo appuntamento del Dialogo sulla sicurezza 2+2 USA-India si terrà a Nuova Delhi il 27 ottobre. L’alleanza militare Usa-India faticava a decollare, nonostante l’accordo nucleare del 2008, ma ha iniziato ad accelerare dopo che il Bharatiya Janata Party, Bjp, è salito al potere nel 2014.

Il rapporto sino-indiano, che aveva acquisito un certo grado di prevedibilità durante il governo dell’Alleanza Progressista Unita, Upa, ha cominciato a degradarsi, inspiegabilmente, sotto la guida del primo Ministro Narendra Modi.

Gli indiani in generale hanno una visione a tunnel della nascente alleanza con gli Stati Uniti, vedi la nascente Quad, mentre gli americani hanno una visione globale molto più ampia di ciò che stanno costruendo metodicamente con l’India.

Se per gli Usa il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar sta seguendo egregiamente la creazione dell’alleanza Quad, gli indiani tendono a vedere il 2+2 del 27 ottobre, appena una settimana prima delle elezioni americane del 3 novembre, come un evento affrettato non comprendendo che una vittoria di Joe Biden potrebbe creare altre incertezze, riporta Asia Times. È quindi il momento decisivo per l’alleanza militare USA-India.

La parte indiana ha un problema con Mark Esper: non ha una controparte nel ministero della Difesa indiano né una controparte nel gabinetto di Modi che sia all’altezza della sua erudizione e della sua abilità professionale. Il 20 ottobre, in previsione del suo viaggio in India, Esper ha tenuto una discussione pubblica al Consiglio Atlantico dal titolo: “Rafforzare le alleanze e le partnership americane in un’epoca di grande competizione di potere”, proprio il tema del suo viaggio in India.

La tabella di marcia che Esper ha evidenziato si sintetizza così: 1) la “priorità n. 1” del Pentagono è l’attuazione della Strategia di Difesa Nazionale degli Stati Uniti, che enumera che gli Stati Uniti sono attualmente «in un’area di grande competizione di potenza, con i nostri principali concorrenti che sono la Cina e la Russia (…) questo contesto, il Pentagono persegue tre “linee di impegno: primo, migliorare la letalità e la prontezza della forza Usa; secondo, rafforzare le alleanze e costruire partnership; terzo, riformare il Dipartimento della Difesa per riorientare il nostro tempo, il denaro e la manodopera verso le nostre più alte priorità».

Una rete di alleati e partner è cruciale perché «ci fornisce un vantaggio asimmetrico che i nostri avversari non possono eguagliare … Cina e Russia hanno probabilmente meno di 10 alleati insieme».

Aggiunge poi: «I nostri principali concorrenti, Cina e Russia, stanno modernizzando rapidamente le loro forze armate … e spostano l’equilibrio di potere a loro favore … e minano la resilienza e la coesione dei paesi e delle istituzioni critiche per la sicurezza degli Stati Uniti, compresa la Nato (…) Questo ci richiederà di pensare e agire in modo più strategico e competitivo».

Esper ha riassunto che il dialogo 2+2 del 27 ottobre a Delhi rifletterà «la sempre maggiore convergenza delle nostre nazioni sulle questioni strategiche del nostro tempo». Ha tratto soddisfazione dal fatto che la traiettoria delle esercitazioni militari, il dialogo sulla cyber-difesa e così via negli ultimi mesi «rafforzerà quella che potrebbe diventare una delle partnership più conseguenti del XXI secolo».

Lucia Giannini