INDIA. Accordo tra Airbus Boeing e Air India: vettore globale della Diaspora

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Air India ha presentato il 14 febbraio un accordo per un numero record di 470 jet di Airbus e Boeing, realizzando il più grande accordo mai concluso da una compagnia aerea dopo mesi di difficili trattative segrete.

L’accordo era riservato fino alma 14 febbraio mentre i leader salutavano l’accordo in un abbraccio diplomatico tra le principali nazioni del G20. Le discussioni sull’accordo si sono tenute a pochi passi da Buckingham Palace, in Gran Bretagna, e sono culminate in una festa a base di curry indiano, come riporta AF. L’accordo sugli aerei, che secondo l’emittente statale indiana ha un valore di 80 miliardi di dollari, ha portato la compagnia aerea di proprietà del Tata Group tra gli aspiranti vettori globali.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che lo “storico accordo” creerà “oltre un milione di posti di lavoro americani”. L’accordo era in preparazione da più di un anno.

I colloqui seri tra le compagnie aeree sono iniziati la scorsa estate e l’epicentro della trattativa è stato il St James’s Court, un lussuoso hotel vittoriano vicino a Buckingham Palace, nel West End di Londra.

In un’atmosfera ovattata, un classico rituale di negoziazione dell’industria aeronautica noto come “bake-off”, i negoziatori delle compagnie aeree, dei costruttori di aerei e dei giganti dei motori si sono accampati per giorni e giorni nell’hotel di proprietà di Tata e nelle suite vicine.

Si trattava di una caccia a una fetta più grande di un mercato in rapida crescita che ha visto molti piani di crescita delle compagnie aeree crescere e diminuire.

La trattativa si è svolta a Londra in una fredda giornata di dicembre, quando Airbus si è trovata a trattare con Air India da un lato della capitale, mentre combatteva con Qatar Airways in tribunale per il destino di simili jet A350 a soli due miglia di distanza. Le trattative si sono concluse pochi giorni prima di Natale, con una cena presso il ristorante stellato indiano Quilon.

Airbus e Qatar Airways hanno poi risolto la loro controversia contrattuale e sulla sicurezza. Ma Air India ha anticipato il Qatar nella coda per i jet più piccoli. Secondo le fonti, la compagnia aerea del Golfo ha ottenuto anche un ingente risarcimento danni.

L’accordo ha dato a Boeing la possibilità di ripristinare la sua posizione nel mercato indiano dei jet a corridoio singolo e di ridurre l’ampio vantaggio di Airbus. Airbus, nel frattempo, voleva una fetta più grande del mercato dei wide-body, guidato dal suo rivale. Con un portafoglio ordini in crescita, nessuno dei due poteva aggiudicarsi l’intera commessa.

La posta in gioco era il tentativo dell’India di riconquistare la clientela dei visitatori e della propria diaspora dalle efficientissime compagnie aeree del Golfo. La politica ha creato il contesto, ma le trattative sono state commerciali e difficili.

Rimangono molti ostacoli ai piani di Air India. Ha bisogno di un servizio migliore e di una maggiore efficienza per poter intaccare seriamente i potenti hub di Doha e Dubai.

Lucia Giannini

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