Il Nagorno-Karabakh – Parte 2

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Seconda parte dell’analisi Paese del Nagorno Karabakh. Profilo economico

Introduzione

La Repubblica del Nagorno-Karabakh (in armeno Artsakh) è uno stato del Caucaso confinante con Armenia, Azerbaijan ed Iran, divenuto indipendente il 20 febbraio 1988.

L’autonomia dall’Azerbaijan ha prodotto inizialmente scontri armati che si sono evoluti poi in un conflitto iniziato nel 1992 e terminato nel 1994; tale armistizio però non ha favorito i processi di pace, i quali vengono minacciati dalle continue tensioni tra Armenia e Azerbaijan e dalle continue mancanze di rispetto del cessate il fuoco.

Il Nagorno-Karabakh (NGK) è una repubblica presidenziale democratica in cui il presidente viene eletto ogni 5 anni per un massimo di due mandati, detiene il potere esecutivo e nomina il primo ministro. Anche il parlamento viene eletto ogni 5 anni ed è composto di 33 membri. Attualmente il presidente è Bako Sahakyan rieletto il 19 luglio 2012 dopo il precedente mandato iniziato nel

2007 ed il Primo Ministro è Araik Haroutyunan.

 

Risorse naturali e materie prime

Il NGK è una repubblica ricca di materie prime, le quali rappresentano un polo di attrazione non solo per gli Stati belligeranti (Azerbaijan e Armenia), ma anche quelli della comunità internazionale.

I più diffusi minerali sono quelli dei metalli non ferrosi, l’oro, il mercurio, la cromite, la perlite, la calce, il marmo, l’agata ed i metalli acquatici.

Nel NGK ci sono 155 tipi di minerali differenti:

– 5 depositi di oro

– 6 di mercurio

– 2 di rame

– 1 di piombo e zinco

– 29 di pietra

– 4 di cemento (materia prima)

– 13 di vari tipi di pietra da costruzione

– 1 di materie prime per la produzione di soda

– 21 di pietra pomice e cenere vulcanica

– 10 di argilla

– 9 di sabbia e ghiaia

– 5 di sabbia da costruzione

– 9 depositi di gesso e anidrite

– 1 di perlite

– 1 di ossidiana

– 3 di vermiculite

– 14 di pietra colorata e decorativa (agata, diaspro, onice,

giada, ecc)

-11 di minerali d’acqua dolce e 10 di acqua minerale

Analizzando i distretti e le risorse in metri cubi, troviamo:

distretto di Shusha: Pietra (Shusha – 1,430,000 m3; Khechaldag – 397,000 m3); Minerali sotterranei acqua dolce (Shusha – 5,000 m3); Acque minerali (Shirlan – 60 m3); distretto di Khojali: Pietra (Zarinbag – 32,000 m3 – Agchay – 2,039,000 m3); Calcare (Shusha – 12,434,000 ton.); Argilla (Khojali – 962,000 m3); Sabbia e Ghiaia (Khankandi – 7,280,000 m3); Minerali sotterranei acqua dolce (Khakandi – 9,000 m3); distretto di Khojavand: Gabbro (Khojavand – 2,034,000 m3); Calcare (Khojavand – 989,000 m3); Minerali sotterranei acqua dolce (Khojavand – 90,330 m3); distretto di Agdam: Oro (Qizilbulaq – 13.6 unità – Janyataq-Gulyatg – 5 unità – Qizilbulaq – 47.9 mil. Ton. – Damirli – 100 mil. Ton.); Piombo (Mehmana – 37.3 mil. Ton.); Zinco (Damirli – 40.4 mil. Ton.); Pietra (Shorbulaq-2 – 2129 m3); Alabastro calcareo (Agdara – 200,000 m3); Calcare (Agdara – 200,000 m3 – Shahbulaq – 64,863 m3 – Chodabandag – 140,464 m3 – Gulabli – 3,999,000m3 – Agdam – 1,599,000 m3); Sabbia e Ghiaia (Khachinchay e Qarqarchay– 29,599,000 m3); Gesso (Agdara – 200,000 m3 – Boyahmadli – 44,708,000m3 – Shorbulaq – 25,197,000m3); Minerali sotterranei acqua dolce (Agdara – 126,600,000 m3 al giorno); distretto di Lachin:  Mercurio (Narzanli, Chilgazchay, Saribulaq – totale 1,124 ton.); Calcare (Qochaz – 2,533,000 m3 – Lachin – 4,457,000 m3); Tufo (Agoglan e Ahmadli –totale 5,125,000 m3); Argilla (Novruz – 998,000 m3); Sabbia e Ghiaia (Yukhari Hakarichay –15,794,000 m3); Minerali acquatici (Minkand – 430,000 m3); distretto di Kalbajar: Oro (Soyudlu – 112.5 ton. – Agduzdag eTutkhun – totale 13 tonnellate); Mercurio (Agyataq, Levchay, Shorbulaq, Qamshil e Agqaya – 1,050 tonnellate); Tufo (Kilsali – 10,941,000 m3); Argilla (Keshdag – 1,312,000 m3); Perlite (Kechaldag – 4,473,000 m3); Pietra (Kalbajar – 2,200,000 m3); Sabbia e Ghiaia (Chapli – 2540000 m3); Onice (Kalbajar – 1756 ton.); Nefrite (Kalbajar – 801 tonnellate); Ossidiana(Kalbajar – 2337ton.); Listvenite (Kalbajar – 1,067,000m3); distretto di Fizuli: Calcare (Dovlatuari e Dilagarda 58,858,000 m3); Argilla (Kurdumahmudli –11,211,000 m3); Sabbia e Ghiaia (Quruchay – 12,053,000 m3); distretto di Jabrayil: Tufo (Tulus 2,937,000 m3); Sabbia per l’edilizia (Chakhmaqchay e Soltanli –5,434,000 m3); Cenere vulcanica Goyarchin-Veysalli –6,644,000 m3); Alabastro (Minbashli – 1,325,000 m3); Calcare (Agtapa – 5,226,000 m3); Sabbia e Ghiaia (Jafarabad – 4,130,000 m3); Diaspro (Shahverdi – 504 ton.); Calcedonio (Chakhmaqqaya – 1,348 ton.); distretto di Qubadli: Tufo (Hajili –6,247,000 m3); Argilla (Khanliqkand – 900,000 m3); Pietre colorate (Eyvazli – 1,100 ton.); Minerali sotterranei acqua dolce (Qubadli – 84,000 m3); distretto di Zangilan: (Oro)Vejnali – 6.5 ton.); Rame (Vejnali – 3,000 ton.); Calcare (Okhchuchay – 66,18,000 m3 – Zangilan – 129 mil. Ton.).

Oltre a queste riserve principali il NGK può contare su:

– Filoni di cromo che sono stati scoperti nella parte del Caucaso Minore (distretti di Kalbajar e di Lachin);

– Depositi di piombo e zinco presenti nel Caucaso Minore (Mehmana e Gumushlu)

– Filoni di mercurio sono stati scoperti nella parte centrale del Caucaso Minore (nella zona Kalbajar-Lachin).

– Petrolio e gas naturale sono localizzati nel distretto di Yevlakh-Agjabadi

 

Agricoltura e produzione alimentare

L’agricoltura rimane il motore portante dell’economia del NGK, anche se non riesce a sostenere i bisogno della popolazione e quindi il paese è costretto ad importare circa il 55-60% di tutti i prodotti agricoli. Il NGK si presenta come una regione unica nel Caucaso per clima e ricchezza del suolo che ha permesso lo sviluppo di un’agricoltura locale a partire dagli anni ’80.

Purtroppo la guerra ha influito notevolmente su queste settore, infatti le infrastrutture agricole sono state completamente distrutte, e circa 19,7 mila acri sono inutilizzabili a causa delle mine. Il sistema di irrigazione per 59,3 mila acri è stato completamente distrutto, così come le stazioni di pompaggio

dell’acqua, quelle di raccolta e riserva. Circa 1643 strutture agricole sono state distrutte per un totale di 27 milioni di dollari, a cui vanno aggiungi gli 8.4 milioni e l’1.3 milioni derivanti dal furto o dal danneggiamento di macchinari agricoli, trattori e automobili destinati al settore primario.

Il governo ha varato una serie di programmi per sostenere e sviluppare l’agricoltura del paese e permetterle di tornare ai livelli precedenti la guerra con una stima dei costi che si aggira

attorno ai 120 milioni di dollari.

La fertilità del terreno permette la coltivazione di:

1. cereali: il grano è quello più coltivato (80-85% della totalità) seguito poi da orzo, mais ed avena.

2. Vegetali: le principali coltivazioni sono quelle di patate (8-12 mila tonnellate annue con un incremento negli ultimi anni grazie agli incentivi governativi che gli hanno permesso di raggiungere le 13,785 mila tonnellate), meloni, zucche, piselli e vengono destinate per soddisfare i consumi locali. La produzione annuale varia tra le 6 e le 11 mila tonnellate e dipende dalle condizioni stagionali.

3. alberi da frutta: nel settore della frutta la viticultura è l’attività principale del paese a cui sono destinati 2500 acri di terra e permette la produzione di 3.25 mila tonnellate di uva. Nella prima metà degli anni ’80 e prima della guerra la viticultura permetteva la produzione di circa 150-160 mila tonnellate di uva, per questo motivo il governo del NGK ha dato il via ad un programma chiamato “Uva” per permettere lo sviluppo di questo settore ed il ritorno alla coltivazione di 12.4 mila acri di terra.

Per incrementare il settore agricolo il governo, oltre a dare il via a diversi programmi, ha rinunciato al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto per qualsiasi azienda di trasformazione alimentare avente un ciclo di produzione completa in loco e utilizzante le materie agricole del NGK.

4. Tabacco

Le condizioni climatiche del paese favoriscono l’allevamento del bestiame ed il territorio è ricco di aree destinate ai pascoli (circa il 55% di tutte le terre agricole per una durata di 210 giorni all’anno). Dopo la guerra la produzione di latte si aggira attorno ai 1200 litri.

L’apicoltura è un’attività in sviluppo dovuto al retaggio storico della regione e al miele di alta qualità prodotto nel NGK.

Il settore della produzione alimentare è riuscito a superare l’ostacolo della guerra e a raggiungere i livelli di produzione antecedenti al conflitto. I settori maggiori sono: 1) Produzione di vino: ci sono numerose aziende vinicole nel paese, alcune di queste hanno subito un processo di privatizzazione negli ultimi anni e sono in espansione. Nella regione di Askeran è situata la Artsakh Brandy Company che oltre alla produzione del vino può contare sulla vodka di gelso e sul brandy proveniente da prodotti locali. Le esportazioni sono dirette all’Armenia, ai nuovi stati indipendenti del Caucaso settentrionale. Annualmente la compagnia produce 1000 tonnellate di more, 1500 tonnellate di uva e 500 tonnellate di frumento. 2) Produzione cerealicola: tra il 1996-1997 è stato costruito un nuovo mulino nell’area di Hasanabad capace di produrre da 20 mila tonnellate di frumento varietà di farina e di crusca. Attualmente lavoro al 30% delle sue capacità, il che comporta la necessità delle fattorie di esportare il frumento in Armenia che lavorato viene importato come farina nel paese per un costo totale di 172-207 mila dollari. 3) Produzione della carne: settore sottosviluppato, per la maggior parte il NGK esporta carne fresca proveniente dai pascoli ed importa circa 103 tonnellate annue di carne lavorata. 4) Produzione del latte: la guerra ha rappresentato una forma di arresto per la produzione e lavorazione di latte che si aggirava attorno allo 87% della totalità del latte raccolto (35 mila tonnellate) comparato invece con il 7.5% del 2002. 5) Coltivazione di frutta e ortaggi: due nuove industrie conserviere sono state costruite nella regione di Stepanakert e nel villaggio di Berkadzor producenti, attraverso le colture locali, marmellate, confetture, sottaceti e succhi di frutta. Una considerevole parte delle verdure è importata dalla Armenia, comportante costi di trasporto elevati, a causa della limitata produzione locale

 

Industria

Prima della guerra l’industria tessile era sviluppata: le maggiori imprese degli anni ’90 (Karabakh Silk Factory, Stepanakert Shoe Factory, Shoushi ed altre) sono state trasformate da aziende statali a società di capitali. Attualmente il settore tessile è in ripresa grazie ai finanziamenti stranieri e alla privatizzazione delle imprese maggiori.

La lavorazione del legno, la produzione di macchinari elettronici, di gioielli e la lavorazione dei diamanti sono altri settori industriali che si stanno affermando negli ultimi anni.

 

Settore energetico

La Centrale Idroelettrica Sarsang (HPP) è la maggiore fonte di energia del paese con la sua capacità di 50 megawatt produce 90 – 100 milioni di kW/h di energia elettrica all’anno. Le risorse idriche locali permettono la costruzione di piccole centrali idroelettriche nel NGK; un programma governativo prevederebbe la costruzione di 18 piccole centrali idroelettriche con una capacità totale di 140 megawatt le quali farebbero aumentare la produzione annuale di energia e raggiungere i 460 milioni di kW/h.

 

Servizi finanziari

La moneta ufficiale del NGK è il Dram armeno il quale è regolato dal suo rapporto con il dollaro. Il sistema bancario consiste in differenti banche ed istituti tra cui spicca la Artsakh Bank, la quale possiede filiali in tutto il paese. In Armenia ed a Stepanakert ci sono filiali della Armagrobank, Armimpexbank, Armeconombank e Armeconominvestbank le quali offrono i normali servizi finanziari ad eccezione delle emissioni di credito.

Per la prima volta, grazie alla raggiunta autonomia, il NGK ha la possibilità di importare ed esportare indipendentemente, anche se i volumi di tali operazioni sono molto bassi. Attualmente la

cooperazione con i paesi della CIS, con l’Europa, gli Usa ed il Canada ha prodotto effetti benefici a tal punto che il governo ha avviato una politica incentivante le esportazioni attraverso la eliminazione dei contingenti di esportazione.

 

Investimenti

Cambiamenti radicali si sono avuti nella politica di tassazione che essendo maggiormente flessibile ha creato le condizioni necessarie per favorire il commercio sia per gli investitori

locali che per quelli stranieri.

L’adozione della legge “Sugli investimenti stranieri” e “sulle Imprese e l’Attività Imprenditoriale” ha contribuito alla creazione di nuove joint venture e agli investimenti provenienti dagli Usa, Russia, Canada, Francia ed Italia. Le principali attività in cui investire sono:

– La viticultura e la conseguente produzione vinicola;

– La produzione di medicinali attraverso le erbe;

– La produzione e lavorazione di carne e del latte;

– La coltivazione dei prodotti agricoli e la loro lavorazione;

– L’estrazione mineraria e la lucidatura di diamanti;

– La produzione di gioielli;

Per quel che concerne le tasse la legge governativa prevede (Dati forniti dall’Ufficio del NGK presso gli Usa, Washington DC – http://www.nkrusa.org): 

se l’ammontare dell’investimento (d’ora in poi Ai) è nell’intervallo$ 43.000 – $ 85.000, l’esenzione fiscale del profitto (Efp) sarà del 100% il primo anno e del 50% nei successivi due anni; con Aitra $ 85.000 – $ 171.000, Efp sarà 100% il primo annoe 50% nei successivi tre anni; con Ai tra $ 171.000 – $ 342.000, Efp sarà del 100% neiprimi due anni e del 50% neisuccessivi tre anni; con Ai tra $ 342.000 – $ 513.000, Efp sarà del 100% nei primi tre anni e del 50% nei successivi tre anni; con Ai superiore a $ 513.000, Efp sarà del 100% nei primi quattro anni e del 50% nei successivi tre anni.

La previsione di investimento nel settore primario per restaurare e migliorare la produzione agricola e la lavorazione alimentare è la seguente: restaurazione delle infrastrutture d’irrigazione92 milioni di dollari; acquisizione di macchinari agricoli 8 milioni di dollari; assistenza economica ai contadini e alle piccole imprese agricole 10 milioni di dollari; costruzione di magazzini1 milione di dollari; piccole imprese di supporto alla trasformazione dei prodotti alimentari 2 milioni; restaurazione dei vigneti (piccola scala) 7 milioni di dollari; totale 120 milioni di dollari.

Le principali compagnie straniere che hanno investito nel NGK sono:

– Karabakh Telecom Company: azienda libanese operante nel settore delle telecomunicazioni;

– ATA-Vank Company: azienda statunitense specializzata nella produzione di piastrelle di parquet;

– Sirkap Armenia Company: azienda svizzera che si occupa del settore turistico, del commercio alberghiero e della produzione di materiale da costruzione ;

– Haik Watch and Jewelry: azienda svizzera specializzata nella produzione di gioielli;

– ArtsakhBank: compagnia svizzera leader nel settore bancario del NGK;

– Iceberg-A: compagnia russa specializzata nella refrigerazione;

– Arvard Company: azienda statunitense impegnata nella produzione caseificia;

– Shishmanian Ltd: azienda di Monaco che si occupa della produzione di pasta e della lavorazione dei prodotti alimentari;

– Andranik Shpon: compagnia svizzera specializzata nella lavorazione di legname;

– Mika Ltd: azienda britannica operante nel settore della produzione del vino;

– Australian Nairi Ltd: azienda australiana impegnata nel commercio alberghiero;

– Yerkir Tour: compagnia statunitense specializzata nel settore alberghiero;

– Sasun Company: azienda iraniana specializzata nella produzione di tubi in polietilene;

– Minasian: compagni statunitense impegnata nella produzione di tappeti;

– Oil Cracing: compagnia russa che si occupa della raffinazione del petrolio;

– Artsakh Gorg Ltd: azienda che si occupa della produzione di tappeti;

– Stepanakert Bread Factory: compagnia specializzata nella produzione di pasta e di prodotti provenienti dal panificio.

Mentre per quel che riguarda l’Armenia abbiamo le seguenti aziende:

– Base Metals Ltd: azienda esperta nell’estrazione del metallo;

– ArtsakhCable Company: azienda impegnata nella produzione di cavi;

– Nairi Ltd: azienda operante nel settore vinicolo;

– Lusakert Ltd: azienda impegnata nella produzione di pollame;

– ArmTechnoMashExport: compagnia impegnata nella produzione di medicinali provenienti dal thé;

– Max Wood Ltd: azienda esperta nella lavorazione del legno.

Le aziende locali maggiormente impegnate nello sviluppo del paese attraverso gli investimenti sono:

– Artsakh Alco Company: azienda leader nel paese per la produzione di vino, vodka e distillati;

– Shoe Factory: compagnia impegnata nella produzione di capi d’abbigliamento;

– Varanda Company: azienda che si occupa della produzione di barili;

– Urartu: azienda specializzata nella pulizia dei diamanti;

– GF Ltd: azienda operante nel settore della produzione di mobili;

– Arj company: azienda operante nella produzione di cibo in scatola;

– Dvin Ltd: compagnia impegnata nell’allevamento di pollame;

– Narek: compagnia specializzata nella produzione di cibo in scatola.