Il Myanmar apre agli investimenti esteri

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Le recenti riforme in Myanmar sugli investimenti stranieri hanno reso più appetibile il Paese.

Tra le novità introdotte: un periodo di cinque anni di esenzione fiscale per le imprese straniere nelle sue zone economiche speciali, e altri cinque anni durante i quali le tariffe per l’esportazione sarà dimezzata a riferirlo Soe Han consigliere dell’ambasciata del Myanmar in Cina. Il governo ha inoltre semplificato la procedura di approvazione per gli investimenti esteri: «Le domande – ha detto Soe Han – vengono approvate entro una settimana se tutti i criteri sono soddisfatti. La registrazione di una nuova società può essere finito in un giorno». Ed infine il Myanmar ha lanciato una fluttuazione gestita della sua valuta, il kyat, dal 1 ° aprile per aiutare a normalizzare e unificare i suoi tassi di cambio multipli. Le aspettative sono tutte rivolte alla Cina che attualmente è il più grande investitore con un volume di affari di oltre 2 miliardi di dollari pari al 57,8 per cento del totale degli investimenti. Tra i settori più gettonati quello energetico seguito dal petrolio e del gas e minerario.