Il generale Soleimani richiama milizie scite irachene contro gli USA

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RUSSIA – Mosca. 06/09/13. Secondo la testata Ria Novosti il Generale Qasem Soleimani, comandante delle forze speciali d’elite iraniane, “Al-Quds” dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie islamiche,  nel suo discorso alle milizie sciite irachene, li ha esortati a essere pronti per il fatto che Washington potrebbe lanciare un’operazione militare in Siria.

La fonte citata dalla testata russa è l’intelligence statunitense che avrebbe intercettato i negoziati, in cui i servizi segreti iraniani avrebbero dato l’ordine di attaccare l’ambasciata americana e altri uffici diplomatici a Baghdad in caso di attacco da parte dei Paesi occidentali sulla Siria, notizia riportata oggi anche dal Wall Street Jurnal. Secondo il giornale statunitense, che cita anonime rappresentanti dei servizi segreti degli Stati Uniti,il generale Qasem Soleimani, comandante delle forze speciali d’elite iraniane, “Al-Quds” dal Corpo della Guardia Rivoluzionaria avrebbe dato l’ordine nei giorni scorsi. Gli iraniani non hanno commentato la notizia. 

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha messo in guardia i suoi cittadini contro un viaggio in Iraq a causa della crescente minaccia terroristica, dice Wall Street Journal. Il bersaglio più probabile a Baghdad è la sede dell’ambasciata USA. Secondo la Reuters, il Dipartimento di Stato e la CIA ha rifiutato di commentare il messaggio.

La situazione in Siria è andata deteriorando dal 21 agosto, quando i media hanno riferito l’uso di armi chimiche da parte delle forze governative in operazioni contro i combattenti dell’opposizione vicini a Damasco. Dopo di che, i paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti e il Regno Unito, hanno cominciato a parlare di un possibile intervento militare nel conflitto siriano, bypassando le Nazioni Unite.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto al Congresso di autorizzare un’azione militare contro un paese arabo. Le autorità statunitensi hanno ritenuto provato che il regime di Bashar al-Assad, il 21 agosto per applicare veleni contro i suoi cittadini, causando la morte di oltre 1.400 persone.